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Erésaz

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Ultima visita: 02/10/2025

Accesso

L’accesso a Eresaz è garantito da una strada comunale che si diparte dalla valle centrale, superando i centri di Saint-Vincent e Montjovet, e risale dolcemente verso il centro della frazione. È presente un servizio di autobus di linea in partenza da Châtillon, utile anche per chi desidera avvalersi dei trasporti pubblici per la visita al villaggio e ai suoi sentieri. Nei pressi del municipio e della chiesa di San Rocco si trovano aree di parcheggio e il villaggio rappresenta il punto di partenza ideale per vari itinerari escursionistici, tra cui quello per il Col Tzecore o la traversata verso la Val d’Ayas.

Introduzione

Eresaz è una frazione montana del comune di Emarèse, situata nella medio-alta Valle d'Aosta, sulla dorsale soleggiata che separa la valle centrale dalla Val d’Ayas. Il villaggio si trova a circa1135 metri di altitudine e rappresenta non solo il principale abitato di Emarèse, ma anche sede del municipio e punto di riferimento amministrativo e storico per l’intera area. Il contestopaesaggistico è caratterizzato da pendii boscosi, ampie radure e la vista panoramica sui versanti valligiani, delineando un ambiente tipico della montagna valdostana, dove il legame con la natura e le tradizioni agricole è ancora fortemente percepibile.

Descrizione

Le origini storiche di Eresaz si intrecciano con la storia millenaria della regione: nella documentazione medievale, il villaggio figurava tra i beni della Chiesa di Sion già nel XIII secolo e, nei secoli successivi, passò sotto numerose signorie locali, tra cui quella dei Challant e della famiglia Decré, che lasciò impronte visibili ancora oggi nella struttura insediativa e nei palazzi storici della zona. L’etimologia stessa di Eresaz e dei villaggi circostanti è oggetto di studi: secondo alcune ipotesi, Eresaz deriverebbe dal latino "arcensis", con il significato di “pianoro”, elemento che riflette la morfologia del territorio, segnato da dolci terrazzi prativi alternati a boschi di latifoglie e conifere.

Il paesaggio naturale evidenzia una ricca presenza di castagneti, sorgenti e ruscelli utilizzati nei secoli per l’irrigazione; celebre, in particolare, la rete storica dei “ru” (canali irrigui) di cui il Ru d’Arlaz, che ancora oggi segna sentieri storici e permette escursioni facili e panoramiche tra le diverse frazioni. Dal punto di vista naturalistico, merita menzione la Borna da Ghiasa, una grotta glaciale situata nelle vicinanze, storicamente utilizzata come naturale conservatorio di alimenti, esempio di adattamento alle difficili condizioni ambientali di queste terre.

Il villaggio conserva una cappella dedicata a San Rocco, patrono locale, che rappresenta ancora oggi il cuore della vita religiosa e comunitaria: la struttura, oggetto di restauri tra il 1978 e il 1979, ospita ogni anno, il 16 agosto, la festa patronale che vede la partecipazione degli abitanti e dei villeggianti. Tra le tradizioni gastronomiche si segnala la presenza di forni frazionali ancora attivi per la cottura del pane nero di segale, testimonianza dell’importanza dell’autoproduzione e delle economie di sussistenza storicamente prevalenti. L’economia locale è infatti legata da sempre all'agricoltura di cereali, patate, castagne e all’allevamento, con l’inverno quale momento tradizionale per la macellazione e la conservazione della carne, spesso nella Borna da Ghiasa.

Informazioni

Quota: 1195m
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