Ciriè
Introduzione
Ciriè è un centro urbano di rilievo situato nel Canavese, in Piemonte, a circa 21 chilometri a nord-ovest di Torino. Sorge in un'area pianeggiante sulla sponda orientale della Stura di Lanzo, e rappresenta oggi uno dei poli più dinamici della zona, grazie a un tessuto urbano compatto e a una forte vocazione storica, culturale e produttiva. Le sue origini risalgono probabilmente all’epoca romana, anche se l’attestazione documentaria più solida compare nel medioevo. Il nome attuale potrebbe derivare da Castrum Cerreti, legato alla presenza del cerro, o da Ciriacum, in riferimento al culto di San Ciriaco, patrono della città. Ciriè conserva ancora oggi una fisionomia elegante e ricca di testimonianze architettoniche, con numerosi edifici sacri, un centro storico articolato e un palazzo barocco, un tempo residenza signorile, oggi sede del municipio.
Descrizione
Il territorio di Ciriè si estende per poco meno di 18 chilometri quadrati, a un’altitudine media di 344 metri, in una zona di pianura arricchita da corsi d’acqua e da una fitta maglia agricola. L’ambiente è segnato dalla presenza della Stura di Lanzo, che ha modellato nei secoli il paesaggio e alimentato le colture tradizionali, e dal contatto con le prime propaggini collinari verso la Val di Lanzo. Le frazioni di San Pietro e Vastalla si inseriscono in questo scenario, tra campi, aree boscate e nuclei rurali ancora attivi.
Ciriè fu parte del territorio insediato dai Salassi, popolazione celtica attestata nel Piemonte pre-romano. In epoca romana l’area venne probabilmente organizzata come accampamento, Castrum Cerreti, da cui si sarebbe poi sviluppato il toponimo. Nel medioevo passò sotto i Marchesi del Monferrato, prima di entrare nell’orbita sabauda alla fine del Duecento, anche grazie a matrimoni dinastici strategici. Margherita di Savoia ebbe un ruolo centrale nella storia cittadina, governando con autorevolezza e contribuendo al restauro dell’antico castello, oggi scomparso. Il passaggio a marchesato sotto i Doria nel Cinquecento generò tensioni, poi placate solo con l’arrivo delle truppe napoleoniche. Nel XIX secolo, la costruzione della ferrovia Torino–Ciriè (1869) segnò l’ingresso nella modernità, rafforzando la vocazione commerciale e industriale del comune.
Oggi, Ciriè è un centro economicamente vivace, con un equilibrio tra attività terziarie, artigianato e industria. La presenza della carta, prodotta localmente fin dal XIV secolo, ha rappresentato uno dei tratti distintivi dello sviluppo economico. A questo si affiancano la lavorazione del legno, l’agroalimentare e una piccola manifattura diffusa. L’agricoltura, un tempo prevalente grazie anche ai canali derivati dalla Stura, ha lasciato spazio a un paesaggio più urbanizzato ma ancora leggibile nei suoi margini.
Il centro storico di Ciriè conserva intatta una trama urbana di origine medievale, con portici, case quattrocentesche decorate in cotto, monofore ogivali e botteghe storiche. Via Vittorio Emanuele II, asse principale, conserva l’atmosfera del borgo antico. Tra gli edifici più rappresentativi spicca il Palazzo Doria, edificato nel Seicento in stile barocco su ciò che restava del castello medievale. Oggi sede del municipio, ospita una biblioteca storica e ambienti affrescati, tra cui la cosiddetta “sala dell’alcova”. Il giardino esterno, con fontana centrale, evoca ancora l’eleganza delle residenze nobiliari piemontesi.
Numerosi sono gli edifici religiosi. Il Duomo di San Giovanni Battista, costruito tra il XIII e il XIV secolo, è in stile gotico piemontese, con mosaici e affreschi quattrocenteschi. All’interno si conservano opere importanti come la Madonna del Popolo di Defendente Ferrari e il Polittico del Battista di Giuseppe Giovenone. La Chiesa di San Giuseppe, votiva contro la peste del Seicento, custodisce una pala cinquecentesca e una Assunta di Ferrari. Nei pressi si trova anche la Chiesa di San Martino, con affreschi gotici e romanici, e la cappella romanica di Santa Maria di Spinarano, decorata da Domenico della Marca.
Altri luoghi di culto minori sono la Madonna delle Nevi, nota anche come “la Madonnina”, legata a una leggenda popolare, la Madonna di Loreto, con affreschi seicenteschi, e la Chiesa del Santo Sudario, che custodisce un raro paliotto barocco in scagliola policroma. Questi edifici testimoniano una tradizione religiosa ricca e diffusa, con forti legami con la devozione popolare e le comunità locali.
Ciriè è oggi anche punto di partenza per escursioni verso le Valli di Lanzo e le aree collinari circostanti. Pur non essendo un comune montano in senso stretto, si colloca come porta d’ingresso a un territorio ricco di itinerari naturalistici, percorsi fluviali e testimonianze storico-religiose. I collegamenti sono agevolati dalla ferrovia e dalla vicinanza con Torino, rendendo la città facilmente accessibile sia per chi vi risiede sia per i visitatori.
Informazioni
Comune: Ciriè, Piemonte
Superficie: 17,79 km²
Altitudine: 344 m
Maggior elevazione: non rilevata
Numero abitanti: 18.129 al 31.12.2024
Nome in dialetto: Cirié
Nome abitanti: Ciriacesi
Santo patrono: San Ciriaco
Comuni confinanti: Nole, Robassomero, San Carlo Canavese, San Maurizio Canavese
Sito internet: https://www.cirie.net