Chiesa parrocchiale di San Pietro a Châtillon
Introduzione
La chiesa parrocchiale di San Pietro e Paolo a Châtillon, situata nel cuore della Valle d'Aosta, rappresenta un luogo di grande interesse storico e artistico. La sua storia affonda le radici nel XII secolo, periodo in cui è attestata l’esistenza della chiesa originaria, caratterizzata da una sola navata e orientata lungo l'asse est-ovest con ingresso posizionato sotto il campanile.
Descrizione
Nel corso del XVII secolo, l'edificio subì importanti modifiche strutturali. Fra queste, l’allargamento del portone d’ingresso attraverso il campanile, la ristrutturazione del coro e, probabilmente, l’aggiunta di navate laterali. Tuttavia, con l’inizio del XX secolo, le esigenze della comunità locale richiesero un luogo di culto più ampio. Nel 1902 fu quindi deciso di erigere una nuova chiesa, secondo il progetto dell’ingegnere Carlo Saroldi. La chiesa esistente fu demolita, conservando però il presbiterio, trasformato nella cappella del Sacro Cuore, sotto la quale si trova ancora oggi l'antica cripta.
L’attuale edificio, consacrato il 27 agosto 1905 dal vescovo di Aosta Joseph-Auguste Duc, è orientato verso nord e presenta una pianta a tre navate, separate da eleganti colonne in granito rosso. Uno degli elementi di maggiore valore è l'altare maggiore, un’opera in marmi policromi donata nel 1791 dal parroco Jean-Jacques Linty e proveniente dalla vecchia chiesa. La decorazione interna, realizzata tra il 1904 e il 1905 dai pittori Artari di Verrès, conferisce all’edificio un'atmosfera solenne e accogliente. Di grande impatto visivo sono le vetrate policrome della facciata, installate nel 1909 dalla ditta torinese Abbate, che si combinano armoniosamente con il nuovo organo realizzato da Vegezzi-Bossi.
Accanto alla chiesa sorge l’imponente campanile, la cui base risale al XIV secolo. L’antico portone con architrave in pietra lavorata, datato 1607, porta inciso il monogramma di Cristo. Gli affreschi del XVI secolo, ancora visibili sulla torre, offrono uno spaccato della tradizione artistica locale. Curiosità ulteriore è rappresentata dalle tre lapidi romane con iscrizioni sepolcrali, risalenti al I-II secolo d.C., visibili lungo la scalinata che collega la chiesa al borgo.
Completando il fascino del luogo, un piccolo museo situato alla sinistra del coro conserva preziosi oggetti d’arte sacra provenienti sia dalla chiesa stessa sia dalle cappelle della zona, rendendo la visita una scoperta continua tra storia, fede e cultura locale.
Un tesoro che invita alla riflessione e al viaggio, testimoniando il dialogo secolare tra uomo, arte e spiritualità nel suggestivo scenario della Valle d'Aosta.