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Chiesa parrocchiale di Arnad

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Ultima visita: 01/05/2025

Introduzione

Arroccata nel cuore del borgo medievale di Arnad, la Chiesa Parrocchiale di San Martino si staglia con la sua austera eleganza tra le montagne della bassa Valle d’Aosta. Costruita su un lieve pendio che domina la Dora Baltea, l’edificio sacro si fonde con il paesaggio circostante, dove vigneti terrazzati e castagneti disegnano un territorio ricco di storia e tradizioni. Le sue origini risalgono all’XI secolo, quando fu eretta in stile romanico, ma l’aspetto attuale è il risultato di successive trasformazioni, soprattutto nel Quattrocento e nel Settecento, che ne hanno arricchito l’architettura e gli interni. Oggi, la chiesa non è solo un luogo di culto, ma anche un simbolo identitario per la comunità locale e una tappa imperdibile per chi esplora il patrimonio artistico valdostano.

Descrizione

La facciata, semplice e lineare, nasconde un interno sorprendente, dove si intrecciano elementi romanici, gotici e barocchi. La navata unica, coperta da una volta a botte, conserva affreschi quattrocenteschi di pregevole fattura, tra cui spicca una Madonna in trono con Bambino attribuita alla bottega di Giacomino da Ivrea. L’abside semicircolare, tipica dell’architettura romanica, ospita un altare maggiore barocco in legno intagliato e dorato, mentre lungo le pareti laterali si susseguono cappelle votive decorate con statue e dipinti devozionali. Di particolare interesse è il campanile, una torre massiccia con bifore e merlature che testimonia l’originaria funzione anche difensiva dell’edificio.
La storia della chiesa è strettamente legata a quella del borgo di Arnad, antica tappa lungo la Via Francigena. Nel Medioevo, San Martino era un punto di riferimento per i pellegrini diretti a Roma, e ancora oggi, ogni 11 novembre, in occasione della festa patronale, la comunità si riunisce per celebrare il santo con una processione e una sagra dove si degustano i prodotti tipici, come il Lard d’Arnad – presidio Slow Food – e i vini locali. Una leggenda popolare narra che, durante un’invasione, i fedeli nascosero le reliquie del santo sotto l’altare, salvandole dalla profanazione: da allora, si dice che chiunque le cercasse senza permesso sarebbe stato colpito da una misteriosa sfortuna.
Per i visitatori, la chiesa è accessibile tutto l’anno, con orari che variano a seconda delle celebrazioni liturgiche. L’ingresso è gratuito, e nei mesi estivi è possibile partecipare a visite guidate organizzate dall’Ufficio del Turismo di Arnad, che includono anche il vicino Castello di Arnad-Le-Vieux, altro gioiello medievale. Chi arriva in auto troverà parcheggi nelle vicinanze, mentre chi preferisce i mezzi pubblici può contare sui bus regionali che collegano il paese ad Aosta e Ivrea. Una volta qui, vale la pena salire fino al sagrato per godere di una vista mozzafiato sulla valle, dove i colori delle stagioni – dal bianco dell’inverno al verde intenso dell’estate – regalano sempre nuove suggestioni.