Candelo
Accesso
Candelo è agevolmente raggiungibile da Biella tramite la viabilità provinciale, con possibilità di parcheggio nei pressi del centro storico e del Ricetto; la maggiore accessibilità su gomma ne consente la visita dall’area metropolitana di Torino e dalla pianura padana, mentre il collegamento ferroviario avviene tramite la stazione di Biella, distante pochi chilometri. Gli aeroporti più vicini sono quelli di Torino Caselle e Milano Malpensa.
Introduzione
Candelo è un comune della provincia di Biella, in Piemonte, localizzato su un altopiano a circa 340 metri di altitudine, nella fascia di transizione tra la pianura e le prime colline biellesi. Il centro, facilmente identificabile per l’ampio sviluppo del suo territorio collinare e boschivo, rappresenta una delle realtà più significative del Biellese dal punto di vista storico, paesaggistico e culturale. Candelo si distingue infatti principalmente per la presenza dell’imponente Ricetto, suggestivo borgo medievale fortificato che ne ha consolidato la notorietà a livello nazionale; il comune è inoltre incluso tra i Borghi più belli d’Italia e nelle Bandiere Arancioni del Touring Club Italiano, attestati che testimoniano il valore e la qualità del suo patrimonio storico-artistico e paesaggistico.
Descrizione
Il territorio candelese sorge a ridosso della Baraggia biellese, un altopiano di natura alluvionale ed eolica, a tratti simile alla savana per la particolare alternanza di praterie e boschi radi, e custodisce ecosistemi unici della pianura piemontese. La presenza del Torrente Cervo, che lambisce la parte settentrionale del comune, caratterizza ulteriormente il paesaggio, dominato da una notevole varietà di scorci, dal fondovalle alla zona collinare. La Riserva naturale orientata delle Baragge include una vasta porzione dei terreni comunali e rappresenta una meta di richiamo per l’escursionismo naturalistico.
Abitato da circa 7.200 persone, Candelo affonda le sue radici storiche almeno all’epoca medievale. Le prime testimonianze documentarie risalgono al X secolo (988 d.C.), quando figurava quale feudo di Manfredo di Cavaglià, discendente dei conti di Vercelli. La costruzione del Ricetto – vero emblema del borgo – è collocabile tra la fine del Duecento e i primi decenni del Trecento; qui la comunità custodiva provviste, attrezzi e prodotti agricoli ma trovava anche rifugio nei periodi di pericolo. Nel 1374 Candelo fu la prima comunità biellese a dedicarsi spontaneamente ai Savoia, segnando una svolta fondamentale nella sua storia istituzionale. Nel corso dei secoli, il borgo attraversò momenti difficili: venne più volte coinvolto in guerre, come quelle tra Francesi e Spagnoli nel Cinquecento, e colpito da devastanti epidemie di peste nel Seicento.
L’economia di Candelo, tradizionalmente agricola e legata alla viticoltura, ha subito nel tempo una progressiva trasformazione, integrando le attività manifatturiere e del terziario. La cultura contadina rimane ben radicata nella memoria locale, e viene raccontata nell’Ecomuseo della Vitivinicoltura, ospitato nei suggestivi spazi del Ricetto, che ricorda la vocazione del borgo come “cantina comunitaria” e punto di incontro tra saperi agricoli e artigianali. Oggi la produzione vinicola rappresenta una peculiarità identitaria, mentre continua anche una piccola tradizione di artigianato ligneo e tessile.
Il calendario candelese è scandito da feste religiose e civili che coinvolgono attivamente la popolazione, come le celebrazioni dedicate ai santi patroni, le tradizionali sagre e la vivace rievocazione del Carnevale, manifestazione di antica origine che vede la partecipazione di maschere e gruppi storici. Tra i piatti tipici si segnalano i risotti e altre preparazioni a base dei prodotti della pianura e della baraggia.
Le potenzialità turistiche di Candelo ruotano attorno alla visita al Ricetto, con le sue mura, le numerose cellule, botteghe artigiane e spazi museali, ma si estendono anche agli assi viari storici e ai sentieri che attraversano la Baraggia, ideali per passeggiate, escursioni e itinerari di cicloturismo; l’area è apprezzata dagli amanti della fotografia naturalistica, grazie al mutevole paesaggio che, specie nei mesi delle fioriture, regala scorci di particolare suggestione. Non mancano le possibilità per esplorare il territorio limitrofo, dal parco della Burcina ai percorsi verso Cossato, Vigliano o Benna.
Informazioni
Superficie: 15,17 km²
Altitudine: 340 m
Maggior elevazione: circa 350 m (area Baraggia)
Numero abitanti: 7.228 al 31.12.2024
Nome in dialetto: Candèj
Nome abitanti: Candelesi
Santo patrono: San Pietro, festeggiato il 29 giugno
Comuni confinanti: Biella, Benna, Cossato, Gaglianico, Valdengo, Verrone, Vigliano Biellese
Sito internet: www.comune.candelo.bi.it