Aiguille du Midi
Introduzione
L’Aiguille du Midi si eleva maestosa a 3.842 metri nel massiccio del Monte Bianco, in Alta Savoia, ed è la punta più alta tra le Aiguilles de Chamonix. La sua silhouette acuminata domina la parte settentrionale della catena, rappresentando uno dei punti di osservazione più spettacolari sulle Alpi occidentali e offrendo una vista impareggiabile sul Monte Bianco e sulle principali vette di confine, tra Francia, Svizzera e Italia. L’ambiente che circonda la vetta è caratterizzato da ghiacci eterni, guglie granitiche e vallate glaciali, mentre la flora e la fauna sono tipiche degli ecosistemi d'alta quota, con condizioni climatiche estreme accentuate dalla quota e dall'esposizione.
Descrizione
La storia alpinistica dell’Aiguille du Midi inizia nel XIX secolo, con la prima ascensione documentata il 4 agosto 1818, quando Antoni Malczewski, Jean-Michel Balmat e cinque guide raggiunsero la cima Nord. Solo nel 1856 Alexandre Devouassoux, Ambroise e Jean Simond toccarono la vetta Sud, più elevata e oggi sede delle principali installazioni turistiche. Nel corso dei decenni, la montagna è diventata teatro di ascensioni memorabili legate a vie classiche e moderne: tra le più note rientrano il celebre Sperone Frendo (1944), la Via Rébuffat (1956), il Couloir Cunningham (1883), la Via Contamine (1957) e la spettacolare Cresta dei Cosmiques. La parete sud, celebre per le difficili vie di arrampicata su granito e misto, ospita itinerari di livello internazionale, tra cui Digital Crack, una delle fessure più famose dell’arrampicata sportiva alpina.
Il contesto geografico è quello della Vallée de Chamonix, situata nell’Alta Savoia (Francia), al confine con la valle di Courmayeur e la dorsale principale del Monte Bianco. L’Aiguille du Midi appartiene alle Alpi Graie, secondo la classificazione SOIUSA, e costituisce un nodo orografico di enorme importanza per l’alpinismo e la ricerca scientifica. Il clima è tipicamente glaciale, con forti venti e repentini sbalzi termici; la stagione più favorevole per le ascensioni va da giugno a settembre, quando la neve è solida e le condizioni di accesso risultano più stabili.
Il toponimo “Aiguille du Midi” deriva dal termine francese per “Ago di mezzogiorno”, poiché la cima, vista dalle valli sottostanti, segnala la direzione del Sud. La vetta è profondamente legata alla cultura alpina di Chamonix e al mondo dell’alpinismo europeo: è punto di partenza della celebre traversata della Vallée Blanche e della funivia panoramica del Monte Bianco, che collega l’Aiguille al Rifugio Torino e a Punta Helbronner attraverso una straordinaria traversata dei ghiacciai transfrontalieri. Dagli anni Cinquanta, la funivia dell’Aiguille du Midi rende accessibile la vetta, superando quasi 3.000 metri di dislivello e permettendo a escursionisti e alpinisti di raggiungere ambienti di alta quota in meno di venti minuti da Chamonix.
La vetta ospita una serie di terrazze panoramiche e attrazioni di particolare interesse: la “Porta nel Vuoto” è una struttura in vetro sospesa sulle pareti che consente di “galleggiare” a 1.000 metri di altezza, mentre gallerie e tunnel collegano la stazione sommitale ai punti di partenza delle vie alpinistiche e sciistiche. Dal punto sommitale si diramano le principali vie di salita, dalla cresta sud-sudovest (classica e molto frequentata in estate), al Couloir Cunningham, alla traversata dei Cosmiques, con accesso facilitato alle principali tappe del massiccio. Il Rifugio des Cosmiques, a 3.613 metri, rappresenta il principale punto d’appoggio per le ascensioni e le traversate in quota, affiancato dalle terrazze e dalle stazioni della funivia.
Informazioni
Quota: 3842m
Nome alternativo: -
Gruppo montuoso: Catena delle Guglie di Chamonix
Prima ascensione: 04/08/1818
Primi salitori: Antoni Malczewski, Jacques Balmat e altre 5 guide
Prima ascensione invernale:
Primi salitori in invernale: