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Aiguille du Fruit

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Ultima visita: 12/11/2025

Accesso

Questo rilievo, formato prevalentemente da calcari e dolomie della copertura briançonnaise, testimonia una storia geologica complessa che si riflette nell’aspra morfologia delle sue pareti e nelle stratificazioni visibili lungo i versanti. Le pendici occidentali sovrastano la riserva naturale del Plan de Tuéda, caratterizzata da una ricca biodiversità alpina. La facciata orientale, invece, presenta pareti verticali di calcare chiaro affacciate sulla conca dei Lacs Merlet, importante area per l’osservazione di specie vegetali e animali adattate al clima d’alta quota.
L’alpinismo sull’Aiguille du Fruit ha origini ottocentesche: la prima ascensione documentata risale al 15 settembre 1886, compiuta da Louis Bermont e Jean-Maurice Trésallet, accompagnati da Maurice Garçon e François Marie Greyfié de Bellecombe. Successivamente si sono susseguite numerose salite che hanno esplorato gli itinerari più logici e le varianti sulle sue creste e pareti, rendendo la cima un punto di riferimento per alpinisti locali e visitatori. L’itinerario più frequentato è la via normale, che si sviluppa lungo il versante occidentale con difficoltà valutata come F (facile); esistono anche vie di salita alpinistiche, particolarmente sulle pareti settentrionali e sud-orientali, classificate fino a PD+ (poco difficile superiore). Non risultano prime ascensioni invernali documentate di rilievo.​
Il toponimo “Aiguille du Fruit” si presume derivi dalla forma acuta e sottile della montagna (“aiguille” ossia ago), termine frequentemente utilizzato nei massicci alpini per indicare cime appuntite; l’origine della denominazione “du Fruit” resta incerta, forse legata a riferimenti toponomastici locali oppure a tradizioni agro-pastorali della valle. Nei territori circostanti, la montagna riveste un ruolo simbolico nell’identità paesaggistica delle comunità di Méribel e Courchevel, pur in assenza di specifiche leggende popolari note.
La zona è facilmente accessibile sia da Méribel che da Courchevel, entrambe servite da strade asfaltate e collegamenti con il trasporto pubblico durante la stagione turistica. Dal Col du Fruit, raggiungibile con sentieri segnalati, parte la traccia principale verso la vetta. Non sono presenti rifugi direttamente sulla via normale, ma i rifugi Plan de Tuéda e la stazione di Courchevel offrono supporto logistico nelle immediate vicinanze. L’ascensione, a causa dell’esposizione e della conformazione calcarea, è consigliata in assenza di neve residua e con condizioni meteorologiche stabili; nella stagione invernale la zona può essere soggetta a valanghe.

Introduzione

L’Aiguille du Fruit è una cima delle Alpi Francesi situata nella regione della Savoia, sul margine occidentale del massiccio della Vanoise. Con la sua caratteristica sagoma slanciata e la vetta che raggiunge i 3.048 metri, rappresenta l’elevazione più significativa tra le creste che dividono le valli di Méribel e Courchevel. Appartiene al gruppo della Vanoise (secondo la classificazione SOIUSA: Alpi della Vanoise e del Grand Arc) ed è delimitata a nord-ovest dal Col du Fruit e, proseguendo lungo la cresta, dalla Pointe Émilienne e dal Col de Chanrouge verso sud-est. La posizione della vetta offre una suggestiva vista panoramica sulle vallate glaciali circostanti e sulle principali vette della Vanoise.

Descrizione


Informazioni

Quota: 3048m
Nome alternativo: -
Gruppo montuoso: Massif de la Vanoise
 Prima ascensione: 15 settembre 1886 – Louis Bermont, Jean-Maurice Trésallet, Maurice Garçon, François Marie Greyfié de Bellecombe
 Primi salitori:
Prima ascensione invernale:
Primi salitori in invernale: