Aiguille du Chardonnet
Introduzione
L'Aiguille du Chardonnet, con i suoi 3.824 metri di altitudine, è una delle più distinte e rinomate elevazioni del massiccio del Monte Bianco, situata nel dipartimento dell'Alta Savoia, a breve distanza dal confine svizzero. Il suo profilo slanciato emerge al fondo della valle dell'Arve e sovrasta il ghiacciaio d'Argentière, mentre dal versante svizzero accompagna il profilo della Val Ferret. L'ambiente circostante è tipicamente glaciale e presenta spettacolari panorami, in particolare sul versante nord, segnato da estesi nevai e ghiacciai che modellano il paesaggio e influenzano il clima locale, rigido e mutevole – con le condizioni ottimali per l'ascensione principalmente tra maggio e giugno.
Descrizione
Dal punto di vista alpinistico, la vetta ha una storia intensa e prestigiosa: la prima ascensione documentata fu realizzata il 1º agosto 1879 da Percy W. Thomas con le guide Josef Imboden e Josef Marie Lochmatter, che affrontarono la cresta Forbes, uno degli itinerari più eleganti e classici dell'intero gruppo, caratterizzato da difficoltà AD ed esposizione variabile. Successivamente, la montagna ha visto ripetute salite e l'apertura di nuove vie, come lo sperone Migot (AD+), attrezzato per la prima volta da A. Migot e C. Devouassoux nel luglio 1929. Quest'ultimo percorso è noto per il suo susseguirsi di tratti su ghiaccio e misto, con una pendenza massima di 65°, che mette alla prova la padronanza tecnica degli alpinisti. Le altre vie di salita di rilievo includono la Goulotte Escarra e percorsi di cresta da diversi versanti, ognuno dotato di proprie peculiarità e livelli di impegno, tutti ben documentati dalle relazioni sui principali siti e portali alpinistici.
Il territorio dell'Aiguille du Chardonnet rientra tradizionalmente nella categorizzazione SOIUSA del gruppo Mont Blanc-Graie, in una regione intrisa di storia e di tradizioni collegate sia all'alpinismo pionieristico sia all'evoluzione delle tecniche di salita su ghiaccio. La cima rappresenta anche un elemento simbolico per le comunità locali, costantemente presente nella letteratura alpinistica e nelle narrazioni che animano la cultura montana della valle di Chamonix e delle valli limitrofe.
Il nome "Chardonnet" probabilmente deriva dalla radice francese "chardon", che indica il cardo, suggerendo una forma appuntita e aspra, ben descrittiva del profilo affilato della montagna.
Per chi desidera tentare la salita, il punto di accesso principale è il rifugio Albert Premier (2.702 m), raggiungibile a piedi o in funivia dal paese di Le Tour, presso Chamonix-Mont-Blanc. Da qui, dopo un avvicinamento attraverso il ghiacciaio du Tour, si attacca la conca glaciale del versante nord in circa 2 ore e 30 minuti. Le vie di discesa si svolgono principalmente lungo la cresta ovest e prevedono tratti di doppia su roccia, con rientro al ghiacciaio e quindi al rifugio. La logistica può essere integrata anche dai punti di appoggio svizzeri, come la Cabane du Trient.
La frequentazione della vetta richiede sempre una scrupolosa preparazione, con equipaggiamento completo da alta quota (piccozze, ramponi, chiodi da ghiaccio) e conoscenza delle condizioni del ghiacciaio, soggette a rapide variazioni stagionali. Criticità principali sono costituite dai crepacci, dalle variazioni dello stato della neve e dal rischio di seracchi lungo le principali vie.
Informazioni
Quota: 3824m
Nome alternativo: -
Gruppo montuoso: Catena Dolent-Tour Noir-Argentière
Prima ascensione: 01/08/1879
Primi salitori: Percy W. Thomas con Josef Imboden e Josef Marie Lochmatter
Prima ascensione invernale:
Primi salitori in invernale: