Fabrizio Marciandi è stato una figura importante per la Scuola “Guido Machetto”, un istruttore di alpinismo di grande vitalità, entusiasta ed autorevole come è necessario essere per comunicare la propria passione e porsi come riferimento a chi si avvicina al complesso mondo della scalata in montagna.

Competente e sicuro, è stato un meraviglioso compagno in tante memorabili salite, che ha condiviso con tutti noi i momenti più belli ma soprattutto i più difficili, quelli che rimangono impressi in modo ancor più indelebile…
Per prima cosa però Fabrizio è stato un amico su cui contare, sempre disponibile ma ironicamente arguto nel manifestare i suoi costruttivi dissensi. Un amico che ti avvolgeva col racconto irresistibile delle sue avventure, ma dotato di quella naturale umiltà che sapeva rendere importante le nostre esperienze, assai meno”fragorose” delle sue…
Un amico che ci manca, dalla fine di aprile dell’anno passato, quando il suo grande cuore si è improvvisamente fermato, lasciandoci sgomenti di fronte al vuoto profondo della sua assenza, ed al rammarico di non avergli mai detto quanto importante lui fosse per tutti – ma forse di questo non c’era bisogno... Così oggi abbiamo un motivo di più per tornare in montagna, e cioè l’offrirgli un pensiero sulla vetta, al termine delle nostre scalate, ed una sfida aperta, quella di vivere più intensamente possibile e di riportargli le nostre avventure, il cui racconto non potrà però mai essere brillante come i suoi...
E’ all’amico Brix che tutti noi pensiamo, ciascuno nel suo personale modo di ricordarlo…

E’ per questo che sabato 14 novembre, verso le 10 del mattino, ci troveremo, familiari e amici, in località Sette Fontane, sopra il Tracciolino, per una messa in ricordo di Fabrizio. Saremo sotto il versante meridionale del Mucrone, dove ora esiste una via di scalata, “Ai Brix”, attrezzata e dedicata a lui, al cui attacco verrà scoperta una targa commemorativa. E’ la via più lunga che sale sul Mucrone, ne sono uscite ben 30 lunghezze di corda, per un itinerario non difficile ma di grande respiro e soddisfazione.
La via è stata attrezzata grazie all’apporto insostituibile del piccolo gruppo di chiodatori “Gat ad piumb”, a cui va il ringraziamento sentito della Scuola “Guido Machetto” e della sezione di Biella del CAI. Il lavoro fatto è di prim’ordine ed è destinato a durare nel tempo.
Ci aspettiamo che l’itinerario dedicato a Fabrizio possa essere percorso da tante persone negli anni a venire, e che questa salita sarà occasione di un pensiero all’amico Brix, che ci guarda da lassù e sorride sornione ai nostri vani tentativi di batterlo in simpatia e vitalità.

Gli istruttori della Scuola Nazionale di Alpinismo “Guido Machetto”.