Santuario della Madonna degli Olmetti

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Introduzione

Il Santuario della Madonna degli Olmetti, nonostante sorga a pochi metri dalla strada provinciale della Val di Viù, gode di una splendida posizione al fondo di una valle ombrosa, non lontano dalle acque dello Stura: proprio il voto di un pescatore sarebbe all'origine della chiesa, al cui interno è incorporato un antico pilone, eretto come primo luogo di culto e considerato miracoloso.

Sino a pochi anni fa, davanti alla chiesa si trovava un grande olmo plurisecolare; è stato recentemente abbattuto, ma nei dintorni del santuario è ancora possibile vedere alcune piante di olmo, da cui il luogo di culto ha preso il nome.
Il santuario si trova in un luogo appartato: non c'è da stupirsi, quindi, se i viandanti dei secoli passati percepissero di notte strane ombre o avvertissero qualche presenza inquietante. Di qui la nascita di cupe leggende che vedono le streghe protagoniste delle vicende di questa località.

Descrizione architettonica

La chiesa, risalente al 1738, è circondata su tre lati da un porticato eretto nel XVIII secolo per riparare dalle intemperie i pellegrini in occasione delle feste: porticati di questo tipo si trovano in molti altri luoghi di culto delle Alpi Occidentali, ma quello degli Olmetti è particolarmente suggestivo.
La struttura dell'edificio presenta alcuni elementi caratteristici delle cappelle montane: il tetto della chiesa e del porticato è interamente coperto da lastre in pietra (loze); la facciata intonacata di bianco è molto semplice ed essenziale; nella parte centrale del secondo ordine è presente una grande finestra ovale affiancata da due affreschi, purtroppo danneggiati, a carattere floreale.
Il pilone originario, inglobato nella parete che divide la cappella dalla sacrestia, è collocato lateralmente rispetto all'altare.
Per quanto riguarda l'interno è da notare come sia sfruttato al massimo lo spazio, al punto che il pulpito, nella parte inferiore, si trasforma in confessionale.
Il Santuario offriva molti spunti di riflessione artistica nei circa duecento ex-voto e negli antichissimi quadri conservati al suo interno, purtroppo preda di numerosi saccheggi nel corso degli anni. Si trattava per lo più di ex-voto dipinti; vi erano poi quindici oleografie o litografie e diversi acquerelli del XIX secolo.

Ricorrenze

La festa del Santuario degli Olmetti viene celebrata l'8 settembre.

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