Parco del Gran Paradiso

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Parco del Gran Paradiso
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Parco del Gran Paradiso ©2008 Massimo Martini

Scheda del parco

Anno di fondazione: 1922
Superficie: 710,44 kmq
Maggior elevazione: Gran Paradiso (4061m)
Comuni interessati: Aymavilles, Ceresole Reale, Cogne, Introd, Locana, Noasca, Rhêmes-Notre-Dame, Rhêmes-Saint-Georges, Ribordone, Ronco Canavese, Valprato Soana, Valsavarenche, Villeneuve
Sito istituzionale: www.pngp.it
Contatti: info@pngp.it

Descrizione

Cenni storici

Il 2002 è l’Anno Internazionale delle Montagne e per una particolare coincidenza proprio in quest’anno si celebra anche l’ottantesimo anniversario dell’istituzione del primo parco nazionale italiano, il Parco Nazionale del Gran Paradiso. L’atto di nascita del Parco è costituito infatti dal RDL 03-12-1922 N. 1584 Costituzione di un "Parco nazionale" presso il gruppo del "Gran Paradiso" nelle Alpi Graie promulgato da Vittorio Emanuele III di Savoia, convertito poi nella legge 17 aprile 1925 n. 473, e nel successivo D.P.R. 3 ottobre 1979 per l'ampliamento del parco.
Il decreto del ‘22 è l’atto finale di una serie di iniziative di salvaguardia attuate nel corso degli anni precedenti, a partire dal 1856 quando Vittorio Emanuele II di Savoia scelse una porzione dell’attuale territorio del Parco (circa 2.100 ettari) come Riserva Reale di Caccia; questa decisione è stata, paradossalmente, la salvezza dello stambecco del Gran Paradiso, che era all’epoca ai limiti dell’estinzione. Insieme alla riserva di caccia, infatti, Vittorio Emanuele II aveva istituito un corpo di guardie specializzate e aveva favorito la costruzione di sentieri e mulattiere (ancora oggi utilizzati all’interno del Parco da guardaparco e da escursionisti), dando così l’avvio ad un processo di protezione della fauna.
Nel 1920 Vittorio Emanuele III di Savoia, succeduto al padre Umberto nel 1900 dopo i fatti di Monza, donò allo Stato italiano la Riserva di Caccia, perché venisse trasformata in Parco Nazionale, istituito appunto due anni dopo con il Decreto del 3 Dicembre 1922 con il nome di Parco Nazionale del Gran Paradiso, il primo in territorio italiano.
La gestione del Parco è stata affidata fino al 1934 ad un commissione amministrativamente autonoma, quindi direttamente al Ministero dell'Agricoltura e delle Foreste; la Seconda Guerra Mondiale ha comportato anche per il Parco gravissimi danni, a cui ha posto rimedio l’Ente Autonomo che ne ha curato la gestione a partire dal 1947.
Nel 1991 è stata promulgata una legge quadro sui parchi, uno strumento legislativo indispensabile per regolare la nascita e la vita delle aree protette in Italia, compreso il Parco Nazionale del Gran Paradiso.
Attualmente il Parco Nazionale del Gran Paradiso copre una superficie di circa 70.000 ettari, con altitudini che vanno dagli 800 m dei fondo valle fino ai 4.061 della vetta del Gran Paradiso, il tutto coperto da boschi di larici e abeti intervallati da praterie, rocce e ghiacciai che costituiscono nel complesso l’ambiente di vita ideale per la ricca ed abbondante fauna che popola il Parco.
La gestione è affidata all’Ente Parco Nazionale Gran Paradiso, con sede a Torino.

 

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