Torrione di Mezzaluna

Ritratto di Cai56
Cai56
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Data rilievo: 
1/07/2012
Quota di partenza: 
1 238 m
Quota di arrivo: 
2 333 m
Dislivello: 
1 013 m
Tempo di salita o complessivo*: 
3h15'
Tempo di discesa: 
2h30'

INTRODUZIONE
Bella escursione per lunghi tratti al di fuori dai percorsi tracciati e segnalati: sono infatti necessarie condizioni di buona visibilità per raggiugere il più curioso monolito dominante l'alta Valgerola. Il Torrione di Mezzaluna (che in effetti monolitico non è, essendo fessurato in ogni versante da larghi camini) è l'ultima propaggine della cresta di Mezzaluna che, iniziando dalla Cima Occidentale dei Piazzotti 2349m (o Cima di Val Pianella) scende al Buco di Tronella 2158m per poi risalire al Pizzo di Tronella 2311m ed andare ad estinguersi al dosso boscoso del Piich 1855m. Si tratta di formazioni rocciose molto scarsamente frequentate dagli alpinisti (la qualità della roccia è spesso scadente ed infida), mentre i sentieri di trasferimento alle quote intermedie sono molto popolari con percorsi ad anello fra i numerosi laghi della zona. Alta probabilità di incontrare ungulati selvatici, stambecchi specialmente.

DESCRIZIONE
Da Fenile 1238m si attraversa il Torrente Bitto tramite uno dei due ponti; sull'altra riva si va a percorrere per poche centinaia di metri verso monte una sterrata che entra nella foresta di abete bianco. Si imbocca quindi sulla destra un ben visibile sentiero segnalato che risale con lunghi traversi le pendici del Piich; un avvicinamento dei tornanti preannuncia l'affacciarsi all'ampia radura dell'alpe La Casara 1580m (utilizzata in primavera e in autunno come stazione di sosta provvisoria del bestiame). Si passa a destra delle baite dirigendosi verso una costa alberata: se ne segue il sentiero fino all'altezza di un grosso muro a secco, dove lo si abbandona per dirigersi a monte verso un "calecc" (baita-casera temporanea con muri a secco perimetrali e copertura - quando in uso - di teli sostenuti da un trave di culmine). Da qui sono di nuovo visibili i segnali a vernice che si dirigono in traverso ascendente verso sinistra: un bel sentiero attraverso un rado lariceto porta in breve ai pascoli bassi del Piich 1855m. Si risalgono i ripidi prati fino al baitello di cima, dove - accanto ad una pozza ferrugginosa - transita un sentiero molto battuto: lo si segue verso sinistra in lieve discesa fino ad un bivio su terreno franoso. In alto a destra, su di un sasso nell'erba, la scritta "1/2 LUNA". Si segue il nuovo sentierino che, mantenendosi in lieve salita, attraversa le pendici sassose del Pizzo di Tronella. Alternando tratti a vegetazione con lunghi attraversamenti di pietraie instabili, si raggiunge un limitato pianoro a margine di un canalone erboso: tramite una stretta cengia se ne raggiunge il fondo e se ne inizia la lenta risalita. Da qui non è più visibile alcuna traccia di percorso sul terreno, fatta esclusione per alcuni ometti essenziali. In corrispondenza di una facile placca rocciosa si abbandona il canalone per uscirne a sinistra su pendii di prato molto sassosi. Si risale il versante prendendo il ben visibile Torrione come direzione di massima: scegliendo il percorso più conveniente fra le colate di ghiaie ci si porta ad un ripidisiimo corridoio erboso che va a sbucare nei pressi del crinale in corrispondenza di una conca sassosa con residui di neve. Contornatone il bordo destro si raggiunge il filo di cresta ai piedi del Torrione di Mezzaluna 2333m. Attenzione all'altro versante: una parete erbosa verticale precipita sui sottostanti laghi Zancone e di Trona. La salita del Torrione è impresa alpinistica non semplice: la via normale consiste in una serie di bui camini di IV+/V grado (percorso non chiodato da ricercarsi nei meandri interni) che conduce alla esposta placca sommitale di IV. [Esiste anche una via esterna di 6b+ obbligatorio, anch'essa scarsamente chiodata].
Escursionisticamente è possibile e divertente farsi un'idea dell'ambiente portandosi sopra il ben visibile masso incastrato: passi di III.
Per il ritorno, si ripercorre la via di andata fino al punto di ingresso nel primo canalone erboso: non se ne esce e si continua la discesa lungo il suo fondo sempre più roccioso. Prendendo come punto di riferimento una visibile tabella naturalistica sul fondovalle, si scende verso sinistra lungo le rocce umide di un torrentello fino ad un piccolo muro di cemento (dighetta di captazione delle acque): si incontrano a questo punto delle abbondanti segnalazioni a vernice di un percorso didattico sulle zone umide, che vanno seguite verso destra in lieve salita. Nei pressi di una baita isolata si converge sul sentiero della val Tronella (n. 8) e si scende rapidamente a sinistra in direzione delle due baite del Dossello 1600m c. Si prosegue - indicazioni - in direzione del Villaggio Pescegallo 1454m attraverso un'abetaia lungo un largo e brutto sentiero sassoso; appena in vista dell'abitato, al margine di ampi pascoli, si scende per la linea di massima pendenza fino a raggiungere una pista forestale. E' la stessa imboccata a inizio gita, e seguendola verso sinistra si torna in breve al punto di partenza.