Sasso Cavallasca

Ritratto di Cai56
Cai56
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Quota di partenza: 
302 m
Quota di arrivo: 
614 m
Dislivello: 
312 m
Tempo di salita o complessivo*: 
2h30'
Tempo di discesa: 
2h00'

Introduzione

Gita di bassa quota che si svolge all'interno del Parco della Spina Verde di Como: l'interesse ambientale di un percorso totalmente all'interno di una foresta a castagno e pino si associa alla presenza di cospicui resti delle opere difensive della cosiddetta Linea Cadorna. L'arrivo in vetta permette un'ampia panoramica sul bacino del Lago di Como a cavallo fra Italia e Svizzera.

Descrizione

Dal parcheggio del cimitero si sale in centro al piccolo paese di Drezzo e, nei pressi della chiesa, si trovano le prime frecce; una salita asfaltata - direzione Santuario dell'Assunta - conduce ad un parcheggino presso un centro sportivo. Guardando la bacheca del Parco si prende la mulattiera di destra coincidente con un percorso-vita: la salita è ripida su terreno sassoso smosso e, dopo numerosi bivii e cambiamenti di direzione, si raggiunge la località Poggio Bruciato 542 m. Da qui il percorso si svolge a saliscendi nei pressi del confine di Stato (semplici cippi distanziati, residui di rete secolare, putrelle di ferro infisse nel muro di cemento) fino a raggiungere il punto più meridionale della Confederazione Elvetica: area picnic al di là del confine (è sufficiente scavalcare!). Proseguendo, si raggiunge un'area umida (attrezzata didatticamente) adibita a zona riproduttiva della rara Rana di Lataste; poco oltre, nei pressi delle sorgenti del fiume Seveso, si incontra una prima piccola zona di fortificazioni piuttosto degradate. La pista, oltrepassato un maneggio, sale all'area più interessante per le costruzioni belliche: un'unica trincea circonda la collina, alternando feritoie a piazzole per mitragliatrice e a ingressi di depositi sotterranei; poche centinaia di metri dopo un abbeveratoio datato 1917, dalla pista si stacca un ripido sentiero a gradoni che conduce in cima al Sasso Cavallasca 614 m, in località "Pin Umbrela".
Ritorno per la via di andata, oppure:
- varianti segnalate su sentieri meno frequentati che abbreviano il percorso di una mezz'ora, rimanendo più fedeli alla "Ramina" (in dialetto lombardo, si tratta della rete metallica; qui, per estensione, si intende ogni struttura atta ad impedire il passaggio del confine)
- dal punto più meridionale della Svizzera, scavalcato il confine, si seguono le indicazioni di "Ticino Bike", pista ciclabile sterrata che conduce sulla strada cantonale percorsa durante l'avvicinamento, fra Pedrinate e il valico di Drezzo. Da cui si torna al parcheggio in circa mezz'ora.

Il percorso - perfettamente segnalato con paline del Parco - è labirintico e la descrizione precisa impossibile: seguendo le indicazioni ad ogni bivio (con sentieri o piste più o meno segnalati) rimane superfluo anche avere una cartina della zona.

Autore

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