Punta Percià

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Difficoltà: 
T3
Quota di partenza: 
1 723 m
Quota di arrivo: 
3 227 m
Dislivello: 
1 504 m
Lunghezza*: 
14.11 km
Tempo di salita o complessivo*: 
3h45'
Tempo di discesa: 
2h30'

Introduzione

Valle d'Aosta, oltre il sentiero! Con la citazione del titolo di un'opera di riferimento per l'escursionismo avanzato sulle cime valdostane di Pietro e Matteo Giglio, si può dire molto su questa escursione: le componenti sono molteplici, gli ambienti attraversati pure e i panorami alla fine sono stupendi. Cosa aggiungere? Nulla, se non che per ottenere queste piacevoli sensazioni bisogna superare 1500 m di dislivello!

Descrizione

Il nostro itinerario parte dal piazzale antistante il municipio di Rhêmes-Notre-Dame: si incontrano le paline segnaletiche che indicano l'Alta Via 2 e poco dopo si incontra un pannello giallo con l'indicazione Entrelor; si svolta a destra e si attraversa l'abitato sino a raggiungere un ponticello in legno che attraversa la Doire de Rhêmes. Superato il ponte si raggiunge un casotto del Parco Nazionale del Gran Paradiso e l'inizio del nostro itinerario. All'altezza di un gruppo di paline segnaletiche diparte (normalmente) una traccia che segue l'itineriario dell'Alta Via 2; si risale un breve tratto tra larici sparsi sino a raggiungere una stradina innevata, la si percorre per un breve tratto verso sinistra per poi svoltare a destra e, subito dopo, iniziare a risalire il pendio nevoso sino agli alpeggi di Pré du Bois (1774m, 0h15'). Si prosegue verso destra attraversando gli alpeggi sino ad entrare nel bosco prevalentemente di larice. Si risale, con una serie di svolte, il crinale sottostante il Château Quelet sino ad incontrare il bivio per il vallone di Sort (1840m, 0h25'): si trascura, quando presente, la traccia che porta verso sinistra e si volta a destra seguendo le indicazioni di un pannello metallico infisso su di un albero. Si procede per un lungo tratto quasi pianeggiante costeggiando la frana che discende dal Château Quelet per poi riprendere la salita nel bosco. La salita è piuttosto impegnativa, seppur breve, e si sviluppa nel tratto di bosco che ricopre il gradino del vallone sospeso di Entrelor che viene raggiunto all'altezza di una croce in legno (2104m, 1h00'). Da questo punto il paesaggio cambia radicalmente, si apre innanzitutto un bellissimo panorama sull'alta Val di Rhêmes dalla Granta Parei alla Becca Laugier e, soprattutto, si incomincia ad apprezzare l'aspro ambiente del vallone di Entrelor, scorgendo il colle omonimo in lontananza.
Si prosegue lungo il vallone risalendo un breve dislivello sino ad incontrare la palina in legno che indica gli alpeggi di Entrelor (2140m, 1h00'). Si continua lungo il vallone denominato "Pian delle marmotte", attraversando una brevissima fascia di giovani larici nei pressi del torrentello. Si inizia lentamente a salire sino all'attacco del pendio erboso: qui si incomincia a rosicchiare metri con una serie di svolte sull'impeccabile sentiero dell'Alta Via 2. Tra i fischi delle marmotte, presenti in grande quantità, si raggiunge l'alpeggio diroccato di Plan di Feye (2382m, 1h45') e dil bivio con il sentiero (7) per la Tête d'Entrelor. Si trascura la deviazione a sinistra e, dopo aver apprezzato le peculiarità architettoniche degli alpeggi (stalle con archi a volta, ahimè parzialmente crollate) si riprende a salire verso il colle. Dopo un primo tratto in diagonale, si riprende a salire con le consuete svolte entrando lentamente in un circo roccioso che, a primo acchito, sembra senza via di uscita. Si raggiunge una sorgente (a quota 2581m, a destra sotto il sentiero) ultimo punto di rifornimento d'acqua. Ora l'ambiente muta sensibilmente, la prateria lascia il posto a sfasciumi detritici e macereto e non è improbabile incontrare stambecchi che osservano dall'alto l'escursionista affaticato. La salita si fa più dura, il sentiero leggermente più accidentato e si risale un ripido intaglio sulla sinistra, sopra il quale il sentiero riduce la sua inclinazione con una breve diagonale a destra sino a portarsi sotto il colle, ormai visibile. Un ultimo piccolo sforzo e si raggiunge il Col d'Entrelor (3007m, 3h00').
Dal colle si procede verso destra sino a raggiungere l'antico cippo che segnalava il colle nel passato, qui si aggira un grosso masso e, sulla sua destra, si incontrano le tracce di un sentiero comunque abbastanza evidente. Si risale il crinale detritico mentre si aprono spettacolari panorami intorno a noi. Si raggiunge la Punta Percià nord (3212m, 3h25'): vale la pena soffermarsi un momento per potersi godere appieno il Gran Paradiso ed i suoi due itinerari classici di salita. Si procede ora senza traccia marciando su un'ampia cresta bordata da nevai. Superata l'ampia depressione si riprende a salire leggermente verso destra, seguendo il "filo" della cresta. Raggiunta il vertice di questo dosso si può intravedere bene la vetta sud: si discende sino ad un piccolo intaglio e da qui si inizia a percorrere il tratto più delicato dell'escursione. Si risale il filo della cresta composto da arditi gendarmi sempre da aggirare sul versante ovest (quello di Rhêmes). Si supera un ultimo gendarme forato (probabile causa del toponimo della cima) e si risale tra detriti, un po' instabili, l'ultimo tratto sino alla vetta composta da un rudimentale ometto con barra di ferro infissa (ex bastoncino di una racchetta n.d.r.). La Punta Percià sud (3227m, 3h45') è estremamente suggestiva e panoramica: veramente un assaggio di escursionismo "oltre il sentiero".

Raggiunta l'uscita dell'autostrada A5 di Saint-Pierre (Aosta Ovest) si prosegue in direzione Courmayeur. Dopo aver superato Saint-Pierre si raggiunge Villeneuve dove si incrocia il bivio per la Val di Rhêmes. Si risale la strada regionale della Val di Rhêmes, passando i comuni di Introd, Rhêmes-Saint-Georges e Rhêmes-Notre-Dame. Si procede lungo il fondovalle, si supera Pélaud, e si giunge all' ampio parcheggio posto poco prima del villaggo di Thumel (1886m).

Informazioni generali

Via:
Segnavia:
Tipologia percorso:
Periodo consigliato:
Esposizione al sole:
Pericolo Oggettivo:
Tratti esposti:
Attrezzatura utile:
Acqua:

Riferimenti bibliografici

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Accesso stradale

Galleria fotografica

Punta Percià: ci siamo stati!