Punta di Metz

Ritratto di maria grazia s
maria grazia s
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Quota di partenza: 
1 652 m
Quota di arrivo: 
2 552 m
Dislivello: 
900 m
Tempo di salita o complessivo*: 
3h00'
Tempo di discesa: 
1h30'

Questo villaggio di Thouraz fu costruito dopo che una enorme frana staccatasi dalla Becca France, e le cui tracce sono tuttora visibili a ovest, inghiotti', alle 6 del mattino del 6 Luglio 1564, il villaggio di Thora, i suoi 500 abitanti e i suoi undici mulini: si salvo' solo una famiglia, tutto e' rimasto sotto la montagna.
Il villaggio doveva essere molto importante, punto di transito per chi arrivava dal Gran San Bernardo, situato vicino alla strada dei Salassi. Le poche case ricostruite dall'altra parte della valle, alle pendici delle punte di Metz e Chaligne, sono ben poca cosa rispetto il peso che Thora doveva avere nel medioevo. Questo giro ci porta tra gli stupendi alpeggi che si affacciano sulla valle del Gran San Bernardo, e poi scende per cresta dalla Metz fino a Thouraz in un bosco stupendo, regalandoci panorami mozzafiato sul Fallere e la sua conca e su tutte le montagne sopra Aosta.

Lasciata l'auto, consiglio di scendere fin davani alla chiesina: di qui la vista sulla citta' di Aosta e sulle montagne dell'envers e' spetacolare. Ritornare sui propri passi e seguire i segni gialli, 7B che ci portano ad attraversare la frazioncina risalendo tra i prati i pochi metri che la separano dall'interpoderale soprastante. Di fronte a noi, dall'altra pare, il sentiero che percorreremo in discesa; ora invece ci dirigiamo a destra e proseguiamo in leggera pendenza verso il primo alpeggio, Vignon, m. 1788, per poi arrivare ad un bivio, che a sinistra conduce alle Condemine de Metz; ignorare questa deviazione e proseguire a destra; dopo un po', ad un tornante, imboccare il sentiero che in un bel bosco di larici e abete rosso taglia i tornanti dell'interpoderale e sale fino alla Tza de Metz, dove finisce la sterrata; da qui prendere a destra il sentiero che conduce sotto la Chaligne e poi al col de Metz, m 2486, dal quale in breve si raggiunge la punta (3 ore).
Discesa: dalla punta il percorso e' tutto segnato in giallo, 7B; scendere verso sud sull'ampia spalla e percorso abbastanza ripido, fino a portarsi a quota 2200 circa, dove si incrociano 3 sentieri: noi proseguiamo sempre dritto, ignorando le due deviazioni a dx e a sx. Il nostro percorso si inoltra ora nel bellissimo bosco di larici e abete rosso, a tratti meno ripido: tra gli alberi, ampie vedute sulla Becca France e sulle montagne di fronte a noi, Emilius e soprattutto Conca di Pila, Grivola e Gran Nomenon; ad un certo punto il sentiero si sposta verso destra, fa una bella serie di tornanti, poi ridiscende ripido fino all'interpoderale che abbiamo imboccato al mattino: attraversarla, e passando di nuovo in mezzo alle case tornare all'auto (ora 1,30- 4,30 in totale).