Punta di Falinière

Ritratto di giancarloberetta
giancarloberetta
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Quota di partenza: 
2 023 m
Quota di arrivo: 
2 763 m
Dislivello: 
740 m
Tempo di salita o complessivo*: 
2h15'
Tempo di discesa: 
1h15'

Introduzione

Vetta posta sullo spartiacque tra Cheneil e Chamois a torto abbastanza trascurata dagli escursionisti a favore dei numerosi "3000" che contornano la bella conca di Cheneil. Cima inferiore dal punto di vista della quota ma di sicuro non da quello panoramico, magari da effettuare in autunno così da vedere i molteplici colori che ci offre la natura in quel periodo.

Descrizione

Dal piazzale si passa a destra della teleferica e, dopo essere scesi di qualche metro si attraversa un ponticello su un torrente e si inizia la salita sulla comoda e larga mulattiera che conduce in pochi minuti alla conca di Cheneil. Arrivati davanti al vecchio, ma ancora attivo, Albergo Panorama si prosegue di poco sulla destra per raggiungere la palina segnaletica recante le destinazioni delle varie escursioni e si svolta a sinistra seguendo il segnavia (31) verso il Santuario di Clavalité. Il sentiero si inoltra in un piccolo bosco di ontani e larici e, dopo averlo superato, sale con pendenza moderata tra cespugli di rododendro e mirtilli, poggia sulla destra del vallone e giunge ad una biforcazione (palina segnaletica). Ci si incammina sulla traccia di destra, seguendo sempre il segnavia (31) per il Santuario Clavalité, che sale su terreno erboso e, piegando poi leggermente sulla sinistra, imbocca una valletta; al suo termine il sentiero si dirige verso l’ampia depressione del Col Fontana Freida (2472m) dove si trova una palina che ci indica di proseguire, passando sul tracciato della pista di sci, sulla dorsale di sinistra per raggiungere in breve l’ormai evidente Santuario Clavalité (2635m). Passati davanti alla chiesetta si segue (palina segnaletica) per un breve tratto verso est il sentiero che, salendo da Chamois, conduce al Col de Nannaz sino ad incontrare un poco evidente bivio da cui si diparte sulla sinistra una labile traccia erbosa (qualche ometto). Si punta ora verso una piccola bastionata rocciosa da cui si diparte sulla sinistra il sentiero, segnalato da piccoli ometti di pietre, che con ripidi e stretti tornanti raggiunge una spalletta che si passa sul filo. Questo ultimo tratto di cresta, ora un po’ esposto, lo si percorre sul lato destro (versante di Chamois) dapprima su ripidi gradini erbosi ed in seguito si attraversa (ometti di pietre) una breve pietraia, con qualche blocco instabile, che raggiunge infine la croce di legno sulla cima.
Il ritorno si effettua ripercorrendo l’itinerario dell’andata.

Bibliografia

Cartografia

Galleria fotografica