Petite Tete de Bella Tsa

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benedetto
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Data rilievo: 
2/08/2011
Quota di partenza: 
1 980 m
Quota di arrivo: 
2 917 m
Dislivello: 
937 m
Tempo di salita o complessivo*: 
4h30'
Tempo di discesa: 
3h30'

La Petite Tete de Bella Tsa (o Bellatsà) è la prima elevazione della cresta che sale alla punta Budden, punto panoramico sui ghiacciai dell'alta Valpelline, proprio di fronte al bivacco Tete des Roeses.

Dalla diga di Places de Moulin si raggiunge il rifugio Prarayer in circa un’ora.
Dal rifugio si segue il segnavia 11 per l’alpe Bella Tsa.
Poco prima di attraversare il torrente Brulè su due passerelle di legno, vi è la possibilità di attraversare subito il Buthier e passare sulla sua riva sinistra.
Questa deviazione è un po’ più lunga del sentiero normale, ha il vantaggio che il mattino è in ombra.
Per chi continua, oltrepassato il torrente Brulè si devia a destra su un ponte e si raggiunge il sentiero della riva sinistra.
Proseguendo si arriva ai ruderi di Gorge dai quali si gode una magnifica vista sul lago, si entra quindi nel pianoro dell’alpe Dere le vieille, in fondo una selletta da cui si vede il rifugio Aosta.
Per l’alpe Bella Tsa occorre individuare a destra i segni gialli e gli ometti che portano al sentiero che risale il pendio e con un traverso a sinistra (Nord) porta ai ruderi dell’alpe Bella Tsa.
Occorre ora cercare i segni gialli dell’itinerario che porta al bivacco Tete des Roeses, che sono a sinistra verso Nord.
Si seguono i segnali e gli ometti, si supera una ripida lingua erbosa tra due pendii detritici ed un piccolo salto eventualmente aggirabile a destra.
Si attraversa un piccolo macereto e si arrivo ai piedi del crestone che scende dalla punta Budden, subito prima di un secondo saltino superato dai segnali gialli.
Si potrebbe continuare seguendo i segnali sino alla cresta, ma conviene abbandonarli verso destra, costeggiare il crestone per un centinaio di metri sino a trovare un intaglio per il quale si sale fino all’ampio dosso detritico ed erboso sovrastato dalle rocce della cima.
Rocce che si aggirano sulla sinistra per rientrare sull’ampio spazio finale a destra verso l’ometto della cima.
E’ bene lasciare un ometto, appena arrivati sul crestone, per meglio individuare il punto di discesa.