Monte Moregallo

Ritratto di ermanno
ermanno
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Data rilievo: 
6/11/2010
Quota di partenza: 
290 m
Quota di arrivo: 
1 276 m
Dislivello: 
986 m
Lunghezza*: 
8.00 km
Tempo di salita o complessivo*: 
3h00'
Tempo di discesa: 
2h00'

Introduzione

Il Moregallo è una cima del Triangolo Lariano poco elevata ma interessante perché la sua posizione molto panoramica a picco sul lago e sulla pianura, nonché la sua conformazione calcarea offrono all’escursionista percorsi sempre impegnativi e di dislivello importante. La via per il Canalone Belasa, valutata come ferrata, è piuttosto un percorso alpinistico di bassa quota, molto impegnativo e con difficoltà di diverso genere: passi di arrampicata senza assicurazione, superamento di tratti franosi, salti attrezzati con catene ma solo nelle situazioni più impegnative. Per ultima, da non sottovalutare, la salita per un prato ripidissimo che in caso di umidità diventa scivoloso. L’attrezzatura da ferrata è perlopiù inutile, in quanto i salti attrezzati sono piuttosto brevi. Meglio eventualmente una corda per assicurare chi dovesse trovarsi in difficoltà. Da affrontare comunque con la dovuta esperienza ed allenamento.

Descrizione

Lasciata l’auto proseguire per il sentiero acciottolato che, dopo due tornanti, giunge presso la piccola cappella della VARS. Una palina indica, tra gli altri, il sentiero n. 7 per Sambrosera. Si sale nel bosco in direzione Nord Nord-Ovest con pendenza costante e moderata fino a raggiungere, dopo circa un’ora, il bivio presso la Fonte di Sambrosera e il segnavia del Canalone Belasa. Si entra nel canale tra sassoni, pietrisco e arbusti. Il percorso è indicato con bolli rossi che a volte occorre cercare con attenzione perché poco evidenti. Si procede tra la vegetazione e le roccette con pendenza sostenuta alternando tratti di facile arrampicata con tratti di sentiero franoso. Si incontra ora la prima paretina attrezzata che non presenta difficoltà, seguita da un tratto di roccette e detriti, poi il secondo salto di roccia compatta attrezzato con catena. Si prosegue in facile arrampicata su roccette per un tratto abbastanza lungo; a volte si devono affrontare passaggi un po’ più impegnativi. Il terzo salto attrezzato è rappresentato da un caminetto non molto lungo ma piuttosto problematico nella sua parte superiore per la difficoltà a trovare gli appoggi. Superato questo passaggio si continua per rocce fino a trovare un altro salto in cui la catena è molto utile a superare la roccia povera di appigli. Appena più avanti si arriva ad un altro passaggio attrezzato superabile a destra con l’indispensabile aiuto della catena, oppure a sinistra, utilizzando lo spigolo più appigliato. Il canalone è ora più stretto, ma la quota raggiunta consente un bel colpo d’occhio sui laghi e sulla pianura. Di fronte la cresta del Moregallo si fa sempre più vicina. Mancano da risalire due salti attrezzati, meno impegnativi ma comunque faticosi, dopo i quali bisogna risalire “a quattro zampe” i ripidissimi prati sotto la Cresta Ovest. Usare molta attenzione a non scivolare. Dopo aver attraversato ed ignorato una traccia di sentiero in piano si continua a risalire tra l’erba fino a incontrare un secondo sentiero che taglia il prato. Si può da qui risalire fino ad arrivare alle catene poste sotto la vetta, oppure continuare a destra in un percorso a mezza costa molto esposto che, dopo circa un quarto d’ora, porta alla Bocchetta di Sambrosera, punto panoramico sul lago di Como e sulle Prealpi lombarde. Non resta ora che risalire a sinistra la breve cresta che adduce all’ampio pianoro di vetta, con croce e madonnina. Per il rientro si possono scegliere le diverse alternative di sentieri posti ad est o ad ovest della cima. Abbiamo già relazionato la discesa per la Cresta Ovest, fatta ad aprile 2010. In questa escursione si è optato per il sentiero di Tavoulera, in direzione Ovest sotto la cresta. Pochi metri dopo la croce si individua subito una catena che precipita in un salto roccioso sotto la vetta. Il primo passaggio è quello più impegnativo, ma la catena è di conforto nella ripida discesa. Si procede tra roccette e saltini esposti fino ad incontrare un bivio che a destra conduce alla Cresta Ovest e a sinistra scende senza ulteriori difficoltà alla Bocchetta di Moregge. Durante il percorso si può osservare dall’alto il canalone Belasa che sprofonda nel bosco in un ambiente severo di pinnacoli e prati scoscesi. Di fronte i Corni di Canzo con il rifugio SEV Pianezzo. Arrivati alla Bocchetta di Moregge si scende a sinistra lungo il sentiero n. 7 che, dentro un bosco di faggi e di betulle, porta alla Sorgente di Sambrosera. Chiuso infine l’anello si rientra, sempre su sentiero n. 7, al Belvedere di Valmadrera.