Monte Migogn

Ritratto di lemontagne
lemontagne
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Quota di partenza: 
1 900 m
Quota di arrivo: 
2 378 m
Dislivello: 
700 m
Tempo di salita o complessivo*: 
4h00'
Tempo di discesa: 
2h00'

Introduzione

L'itinerario qui proposto si svolge nella parte meridionale della catena del Padon, nel gruppo della Marmolada, di cui si percorre la meravigliosa e panoramica cresta in maniera quasi integrale; mentre la parte settentrionale della catena ha risentito della vicinanza dei passi Pordoi e Fedaia ed è quindi percorsa da piste e impianti di risalita la nostra zona è ancora perfettamente integra e poco frequentata; speriamo che rimanga così e che a nessuno venga in mente di "valorizzarla"... L'escursione non presenta particolari difficoltà ma esige passo sicuro nella seconda parte della traversata.

Descrizione

Da Tabia Palazza si imbocca il buon sentiero [635] (tabelle) che prende quota prima in un vallone, poi in ripida salita sui prati sotto le Crepe Rosse; con un ultimo tratto pianeggiante si guadagna il Passo delle Crepe Rosse (2137m, 1h00') dove si apre un meraviglioso panorama verso l'Alto Agordino e la Marmolada. Dal passo si imbocca il sentiero [636] che si tiene inizialmente in cresta poi la lascia portandosi sul versante nord e con rilassante percorso si porta alla pianeggiante zona prativa dei Siadon; si inizia ora a riprendere quota lungo una valletta percorsa da un ruscello poi si passa su terreno più ripido fino a incontrare un bivio (2206m); si lascia il sentiero di destra che risale in cresta e poi scende a Rocca Pietore e si prosegue in ripida salita su quello di sinistra fino a raggiungere gli erbosi pendii sommitali del Sass de Roi senza però raggiungerne la cima; davanti a noi appare finalmente la cima del Migogn; un improvviso salto di roccia viene facilmente disceso con l'aiuto di una corda metallica fino a portarsi sull'erbosa forcella fra il Sass de Roi e le Cime Agnereze (2268m, 2h15') dove si incontra un altro sentiero che permetterebbe di scendere a Rocca Pietore. Si prosegue su un'ottima mulattiera sui prati che aggirata una spalla porta sulle Cime Agnereze (2352m), meraviglioso balcone panoramico; sulla cresta si trovano i resti di trincee e caverne risalenti alla Prima Guerra Mondiale; si scende ora per l'amplissima cresta fino a portarsi a un'altra insellatura che precede l'anticima del Monte Migogn dove si trovano i resti di due fienili (2333m, 3h00'). Qui si presentano due possibilità: una variante facile evita il tratto di cresta più impegnativo però comporta una notevole perdita di quota; il sentiero originale risale con un ripido tratto fino a portarsi sulla panoramica anticima del Monte Migogn (2389 m) e prosegue sull'affilata e esposta crestina successiva (qualche passaggio di I) che termina sulla forcella tra la cima e l'anticima (2328 m), dove ci si ricongiunge con la variante facile; un ultimo strappo e un altro tratto di affilata cresta ci porta finalmente sulla panoramica cima (2384m, 4h00').
Dalla vetta un altro tratto ripido ed esposto permette di raggiungere la Pala di Mezzo (2340m) dove praticamente la cresta termina; per ripidi prati si raggiunge una spalla (2260m) dove si incontra un buon sentiero che inizialmente traversa verso destra poi scende a tornanti in un ampio vallone erboso in vista del singolare Sass de Rocia; rientrati nel bosco si affronta un tratto un po' umido e malagevole finche il sentiero si trasforma in un'ampia mulattiera che porta in breve all'insellatura a nord del Sass de Rocia dove si incontra la strada sterrata che sale da Laste; da questa forcella è possibile scendere direttamente a Laste (1471m) ma si consiglia di fare il giro per Ronc (1508m) per ammirare da vicino il singolare Sass de Rocia con le sue pareti verticali (6h00').

Collegamenti esterni

Cartografia

  • Marmolada, Pelmo, Civetta e Moiazza, Carta Topografica, foglio 015, 1:25000, Casa Editrice Tabacco, 2006