Monte Generoso

Ritratto di Cai56
Cai56
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Data rilievo: 
16/08/2012
Quota di partenza: 
1 275 m
Quota di arrivo: 
1 701 m
Dislivello: 
426 m
Tempo di salita o complessivo*: 
2h30'
Tempo di discesa: 
1h30'

INTRODUZIONE
Un'ulteriore possibilità per raggiungere la cima - frequentatissima - del più famoso punto panoramico delle prealpi ticinesi. Si tratta di una brevissima ferrata tecnicamente facile che assume interesse per la varietà del paesaggio che attraversa: scorrendo precisamente sulla linea di confine fra Italia e Svizzera, domina sulla sinistra i vasti pascoli della Val d'Intelvi e sulla destra il precipizio a torri rocciose stratificate affacciato sul Lago di Lugano.

DESCRIZIONE
Attraversando sulla destra le poche case dell'Alpe di Orimento 1275m, si imbocca una larga traccia che si addentra nella valletta che ospita le sorgenti del fiume Breggia; raggiunto un ponte di legno (bivio con la via di ritorno) si prosegue per un sentierino nel bosco che, oltrepassate alcune radure, raggiunge la bolla (pozza-laghetto artifiale per l'abbeverata del bestiame) dell'Alpe Bol 1333m. Si prosegue sulla pista erbosa verso sinistra (ex-strada militare) fino alla sella del Barco dei Montoni 1363m, dove ci si addentra su di un largo sentiero nella Foresta Demaniale del Monte Generoso: divieto di uscire dal percorso battuto. In breve si sale ad un largo crinale con un muro a secco che delimita il confine fra la foresta e i pascoli della sottostante Alpe Pesciò; in semipiano si traversano le pendici della Cima della Piancaccia 1610m e si raggiunge la vicina Sella della Piancaccia 1599m (cippo di confine di stato); si scavalca la Q1645 e si arriva alla Sella Squadrina 1621m all'inizio del tratto attrezzato: ometto di pietre con crocifisso e altri simboli religiosi. Dal ripiano a pascolo si innalza bruscamente una verticale di roccia stratificata percorsa da una prima scaletta metallica; oltre un terrazzo roccioso si scende in una spaccatura dove si sale sulla seconda scaletta che porta a traversare - passaggio-chiave - ad una terza e ultima. Si prosegue sull'esposto crinale a saliscendi fino ad un muretto appigliato che conduce ai ruderi di una vecchia garitta; si scende facilmente ad un breve ponte che permette di superare un profondo canale e infine si risale su tracce di sentiero all'erbosa cima del Monte Baraghetto 1694m, al termine della ferrata. Un bel sentiero in discesa accompagna ad una selletta erbosa (cippo e confluenza di sentieri) dove parte il sentiero attrezzato (cavo corrimano) per la vetta del Monte Generoso 1701m: solo alcuni tornanti un poco ripidi e si giunge al turistico piazzale recintato culminante, che ospita alcune tavole di orientamento, panchine e un alto segnale trigonometrico. Si scende rapidamente verso est (linea di confine) lasciando a destra le attrezzature di vetta (azienda agricola, ristoranti, stazione ferroviaria e antenne radiotelevisive); all'altezza di una selletta con deposito di materiale ferroviario dismesso, si svolta a sinistra e, tramite il "sentiero basso" si tornano ad attraversare le pendici del Monte Generoso. Si tralascia il bivio segnalato per la Grotta dell'Orso e si continua in lieve discesa fino ad un successivo bivio, dove si prende a destra una scalinata che permette di raggiungere i ruderi dell'Alpe Pesciò di mezzo 1368 (bella nevera); la discesa prosegue fino al ponte di legno segnalato durante la salita e, da qui, lungo il percorso di andata fino ad Orimento.