Monte de Lor

Ritratto di giancarloberetta
giancarloberetta
0 votes
+
Vote up!
-
Vote down!
Data rilievo: 
5/09/2012
Quota di partenza: 
1 682 m
Quota di arrivo: 
2 334 m
Dislivello: 
900 m
Lunghezza*: 
8.61 km

Questa escursione ad anello presenta un dislivello non eccessivo ed un percorso relativamente breve (poco più di 8.5 km) ma attraversa, una volta abbandonata la poderale, ambienti selvaggi e poco frequentati che, dopo una salita faticosa e senza praticamente indicazioni, ci porta sui grandi e ripidi pendii erbosi che sono l’habitat caratteristico della la fauna alpina di alta montagna. La traccia si perde tra la vegetazione appena dopo la poderale ma il percorso risulta logico sulla risalita del canalone erboso; dal punto in cui, quasi al culmine del pendio, si devia a destra l’itinerario risulterà sempre evidente con qualche traverso un po’ esposto. Gli ambienti di discesa poi sono veramente belli attraversando grandi pascoli sormontati dalle alte bastionate rocciose dominate dalla becca di Tos. Il giro si consiglia di effettuarlo nel senso descritto per evitare la ripida discesa verso la poderale di Lor damon che presenta difficoltà di progressione per la fitta vegetazione ed erba scivolosa. Dalla cima il panorama verso sud è molto bello e ravvicinato sulla cresta delle Punte Chamoussiére, Ran e Bioula sino alla Cima di Entrelor mentre, dal versante opposto, è imponente per le alte bastionate rocciose che dalla Punta Feluma arrivano sino al Grand Revers.

Descrizione

Dalla palina si imbocca la poderale e la si segue in leggera salita ignorando dapprima una traccia che sale a sinistra (1784 m) e poi una successiva che, in prossimità di una curva, proviene da destra (1841 m); compiute alcune curve si giunge ad un tornante (1893 m) poco sotto l’alpeggio di Lor damon dove si abbandona la poderale e si prende un sentiero che si alza leggermente nel canalone erboso in direzione del torrente Courthoud. Attraversatolo nel suo punto migliore si deve individuare una labile traccia che costeggia sulla destra (sinistra orografica) il corso d’acqua ed inizia a salire direttamente il ripido pendio. Si sale molto faticosamente camminando, oltre che su terreni ripidi, anche tra la fitta vegetazione sia alta che bassa e che nasconde completamente la traccia; intuendone il percorso logico ma poco evidente ci si allontana di poco dal torrente Courthoud per poi riavvicinarsi passando un piccolo ruscello ed arrivare ad una quota di circa 2140 m da dove, nei pressi di una bassa balza rocciosa un po’ nerastra, si prende la traccia ora evidente che devia decisamente sulla destra. Si inizia ora a traversare su terreno erboso in leggera salita superando dapprima un piccolo promontorio con un ometto di pietra (2197 m) e poi, superato un breve tratto di fitta vegetazione, arrivando ad una spalletta da cui si traversa su terreno un po’ esposto. Ora si guada un altro torrentello e si sale nuovamente col sentiero su terreno ripido arrivando nei pressi di una crestina erbosa dalla quale si taglia il pendio giungendo così al Col du Mont de Lor (2328 m); dall’insellatura si devia a destra e, percorsa qualche decina di metri si giunge sulla panoramica punta. Per il ritorno si giunge nuovamente al vicino colletto da cui si prende l’evidente sentiero che scende sulla destra e che si porta verso il centro del largo vallone sottostante; qui, superato il letto di un torrente di solito asciutto, si prende la traccia che deviando a destra scende nei pascoli (2252 m) passando tra alcuni massi ed arriva verso la parte bassa del pianoro; aggirata una bassa costola erbosa si continua con un traverso per dirigersi verso un piccolo bosco che si oltrepassa scendendo poi leggermente per guadare un torrente dopo il quale, compiuta una leggera risalita si arriva ad un panoramico poggio dove si trova la baita di Dzette (1945 m). Poco prima della costruzione si scende per una traccia erbosa che attraversa un ripido pendio ed arriva al torrente poco al di sotto del guado precedente; riattraversato il torrente si continua scendendo alla sua destra e, contornato il costone, si arriva nuovamente ad un torrentello dove si trova una corda che ne facilita il superamento. Passati accanto ad un rudere si trova un bivio al quale si scende a sinistra (1817 m) e, percorsi alcuni tornanti, il sentiero si trasforma in comoda mulattiera percorsa brevemente la quale si giunge ad incrociare la strada asfaltata in prossimità di una palina; risalitala sulla destra per alcuni minuti si arriva nuovamente alla partenza chiudendo così l’anello.