Croce di Fana

Ritratto di massimo
massimo
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Data rilievo: 
7/05/2011

Lasciata l'auto ci si dirige verso l'abitato di Fonteil seguendo la stradina che passa attraverso le case. Si incontra un fontanile, per eventuale rifornimento d'acqua, e di fuoriesce rapidamente dal villaggio incontrando subito una palina segnaletica: qui si può imboccare un sentierino sulla sinistra, abbastanza evidente, che permette di tagliare un tratto della stradina poderale. Lo si percorre a mezza costa passando sopra la strada, si entra in una macchia boschiva e ci si ricongiunge alla strada all'altezza di un tornante (1504m, 0h10'). Si riprende la stradina, a volte battuta, percorrendola in salita verso destra; si procede attraversando un bel bosco a prevalenza abete rosso (Abies picea) inoltrandosi nel tratto iniziale della Comba Dèche. La salita in questo tratto è piuttosto blanda e si raggiungono abbastastanza rapidamente alcuni casolari al cospetto della Becca d'Aveille (1640m, 0h50'). Superati i casolari si continua lungo la pista innevata sino ad incontrare un nuovo alpeggio solitario all'altezza di un tornante: si tratta dell'alpe Cré (1661m, 1h00'). Si trascura la pista che prosegue diritta e si svolta a sinistra iniziando una salita con maggiore inclinazione che dopo un paio di lunghi tornanti si arriva in vista di Brunier (1761m, 1h15'): non ci si porta ai casolari in quanto si svolta a sinistra e si prosegue ora nel bosco. Si trascura un bivio a destra e si raggiunge infine Flemagne (1785m, 1h30'). Si superano i ruderi mentre si incomincia ad aprire la splendida veduta sui monti della valle centrale, si rientra nel bosco mentre la pista volge lentamente verso destra sino a raggiungere uno spiazzo ove la pista sembra finire (1815m, 1h45'): qui si imbocca, sulla destra, una pista che si inoltra nel bosco. Il percorso d'ora in avanti può non essere molto evidente, soprattutto in assenza della traccia; si prosegue sino ad un piccolo spiano a quota 1900m circa, da qui si deve seguire un piccolo dosso morenico presente all'interno del bosco. Prendendo quota si abbandona la dorsale e si volge lentamente verso sinistra sino a raggiungere un primo punto panoramico con vista privilegiata sul Mont Emilius , dopo questo breve attimo di radura, si rientra nel bosco seguendo un lungo traverso verso destra a termine del quale si gira a sinistra e si riprende la salita attraverso la folta abetaia. Lentamente il bosco digrada e, procedendo ora in direzione della vetta, si incomincia anche a declinare il pendio sino al raggiungere di un'amena radura: ormai la meta è vicina, ancora un breve tratto di salita e si raggiunge infine la Croce di Fana (2212m, 2h45').