Punta Tersiva

Ritratto di massimo
massimo
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Data rilievo: 
27/07/2003
Quota di partenza: 
1 615 m
Quota di arrivo: 
3 512 m
Dislivello: 
1 897 m

Introduzione

La Tersiva è una vetta imponente posizionata praticamente al centro della Valle d'Aosta.

Descrizione

Primo giorno
Procedere sino al termine del parcheggio sino ad incontrare una serie di paline segnaletiche: proseguire su di una stradina che costeggia il torrente Urtier sino ad imboccare, sulla sinistra, il sentiero (13).
Ci si innalza dapprima abbastanza ripidamente nel bosco e, superata una stradina sterrata, si prosegue diritto lasciando a destra la deviazione per le cascate e quella per la palestra di roccia; si giunge ad una cappelletta posta su di un promontorio panoramico e, dopo una breve salita, si attraversa un piccolo pascolo per passare dapprima poco sotto l’alpeggio di Etsélei e successivamente davanti a quello di Goilles desot (1834 m). Sempre in piano si prosegue lungo la sterrata per arrivare ad una indicazione sulla destra per Bardoney che ci fa scendere di pochi metri ed attraversare il torrente su di un ponticello. Si prosegue su sentiero ben marcato salendo nel bosco con comodi tornanti sino a raggiungere su di un piccolo pianoro erboso un bivio con le paline che ci indicano di proseguire sulla sinistra, lasciando a destra il sentiero per il vallone di Bardoney; si attraversa il torrente su di un ponticello in legno e si inizia a salire per contornare un promontorio incontrando lungo il percorso il casotto dei guardaparco di Teppe Longues (2156m). Terminata la breve salita ci si presenta davanti la parte alta del vallone dell’Urtier dominata sul fondo dalla Tersiva mentre invece alle nostra spalle si può ammirare il gruppo della Grivola. Il percorso, con alcuni saliscendi, si snoda a mezza costa con lievi pendenze tra le ultime conifere e la bassa vegetazione per tutta la lunghezza del vallone passando sopra all’alpeggio di Broillot e, dopo aver passato due torrentelli su altrettanti ponti di legno, si sposta verso il centro del vallone avvicinandosi alla poderale. Arrivati alla poderale, ed ormai in vista del rifugio, la si percorre per una decina di minuti e si raggiunge così la nostra meta.

Secondo giorno
Dal rifugio discendere la strada poderale, segnavia (10), sino ad un bivio a quota 2360m: qui svoltare a destra ed iniziare a risalire una seconda poderale, segnavia (10D), che conduce dapprima agli alpeggi di Pianas (2405m) poi, dopo un tornante a destra, si incontra il bivio per l'alpeggio di Invergneux, da trascurare, infine, a quota 2600m circa, si lascia la strada imboccando il sentiero che diparte sulla sinistra - sempre segnavia (10D).
Percorrere il sentiero che con un lungo taglio a mezza costa risale il pendio sino a raggiungere il Passo d'Invergneux (2902m, 2h00').
Dal passo inizia la via vera e propria alla Tersiva; nel primo tratto si segue una debole traccia che serpeggia sul macereto. Il percorso è abbastanza logico, ci si tiene dapprima verso sinistra, nel vallone del Grauson per poi portarsi sul filo dello spartiacque nelle vicinanze del contrafforte della Serra. Si raggiunge in breve un colletto, superato il quale ci si tiene sul vallone dell'Urtier e attraversa a mezza costa il pendio della Serra sino a portarsi praticamente sul suo apice a quota 3200m circa: qui ci si trova praticamente sopra il ghiacciaio del Tessonet.
Si affronta ora il tratto più impegnativo del percorso: per mettere piede sul ghiacciaio bisogna discendere un gradino roccioso di alcuni metri. Il tratto è attrezzato con un chiodo che può essere utile per un'assicurazione (soprattutto in caso di bagnato o ghiaccio); si discende il balzo e si raggiunge il ghiacciaio. Qui si calzano i ramponi e si procede con un lungo taglio, praticamente in piano, lasciando la Tersiva sulla destra. Il ghiacciaio ha alcuni crepacci ma non è molto tormentato, l'unico pericolo sono le pietre che possono cadere dalla vetta.
Dopo aver percorso tutto il ghiacciaio si rimette piede sul terreno detritico; con alcune svolte si raggiunge il sentiero proveniente da Gimillan che conduce alla vetta e, di li a poco, si raggiunge il colle della Tersiva (3310m).
Rimangono gli ultimi ducento metri; la fatica inizia a farsi sentire ed il tratto lungo la cresta nord è piuttosto impegnativo, in termini di pendenza, pur presentando un evidente traccia di sentiero. Risalire la traccia lasciando a sinistra la lingua di neve che avvolge in pratica la cresta. Il panorama si apre definitivamente sino a raggiungere la vetta della Tersiva (3512m).
Il rientro avviene sullo stesso itinerario sino al bivio per il ghiacciaio: qui si può rientrare per il percorso dell'andata oppure proseguire diritti e discendere tutto il vallone del Grauson sino a Gimillan. Se si sceglie questa ipotesi ricordarsi che sarebbe utile aver lasciato in partenza un auto qui per poter risalire comodamente a recuperare l'altra a Lillaz.

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