Punta Dufour

Ritratto di giancarloberetta
giancarloberetta
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Quota di partenza: 
3 250 m
Quota di arrivo: 
4 634 m
Dislivello: 
1 383 m
Tempo di salita o complessivo*: 
11h30'
Tempo di discesa: 
4h00'

Introduzione

La Punta Dufour è la massima elevazione del gruppo del Monte Rosa e si trova in territorio svizzero. L'ampio versante sud occidentale della Punta Dufour è caratterizzato quasi al centro da un'evidente costola rocciosa, la Cresta Rey, che offre un'arrampicata interessante su rocce ripide ma solide. Il primo giorno, preso il posto nel sempre affollato bivacco Giordano, conviene raggiungere il vicino Colle del Lys per vedere l'itinerario sul ghiacciaio da effettuarsi il giorno seguente col buio: dal colle all'attacco della via non troveremo più la pista ben marcata che ci ha accompagnato fin qui.

Descrizione

1° giorno Dalla stazione della funivia, per tracce sempre evidenti, si attraversa il Ghiacciaio d'Indren e si salgono, con l'aiuto di corde fisse, le “roccette Casati” dalle quali si esce sul Ghiacciaio del Garstelet e si raggiunge il ben visibile Rifugio Gnifetti. Da questo ci si porta sul ghiacciaio del Lys che all'inizio si presenta pianeggiante e solcato da numerosi crepacci. Si continua in direzione nord per facili pendii nevosi costeggiando la Piramide Vincent ed il Corno Nero. Da questo punto,da cui si può ammirare la cresta est del Lyskamm, si seguono le tracce che si dirigono verso destra verso il Colle Vincent e, prima di raggiungere il colle si punta a sinistra verso un evidente isolotto roccioso, il Balmenhorn, sul quale è posto il [[Bivacco Giordano]] (4167m) dominato dall'alto dall'imponente statua del Cristo delle Vette. 2° giorno Dal bivacco si raggiunge la larga insellatura del Colle del Lys (4248m) e si scende per il Grenzgletscher sino ad una quota di circa 4050m. Doppiata la cresta sud-ovest della Punta Zumstein, ci si porta alla base (quota 4200m circa) della cresta che, dapprima poco pronunciata ma poi sempre più articolata, scende direttamente dalla vetta con un balzo di oltre 400 m. Superata,senza eccessive difficoltà, la crepaccia terminale ed il pendio ghiacciato iniziale, si attacca la cresta per rocce solide ed articolate: l'arrampicata non molto impegnativa consente di godere dello stupendo panorama verso nord (i Briethorn ed il Cervino) e verso ovest (stupenda la parete nord del Lyskamm), si prosegue fedelmente e senza percorso obbligato lungo il filo sempre ripido ma mai troppo impegnativo aggirando ora a destra ora a sinistra i vari gendarmi e con arrampicata sicura e divertente si guadagna la vetta. Il magnifico giro panoramico che si offre ai nostri occhi ci consente di vedere verso sud la Capanna Margherita e la Punta Zumstein e verso est, oltre la Sella d'Argento, la Punta Nordend. Discesa Dalla sommità, senza particolari difficoltà (a meno di trovare abbondante vetrato), si percorre la cresta sud-est in direzione del Colle Zumstein e da questo proseguire per la cresta salendo alla Punta Zumstein (4561m). Dalla vetta si scende sul Grenzgletscher, indirizzandosi poi verso l'evidente Colle del Lys dove ci si ricongiunge all'itinerario di salita che si percorre in senso inverso. Bibliografia
  • Gino Buscaini, Monte Rosa, Guida dei Monti d'Italia, CAI e TCI, Milano, 1991
Cartografia Galleria fotografica