Mont Cormet

Ritratto di massimo
massimo
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Data rilievo: 
1/09/2007
Quota di partenza: 
1 950 m
Quota di arrivo: 
3 023 m
Dislivello: 
1 083 m
Tempo di salita o complessivo*: 
4h15'
Tempo di discesa: 
2h00'

Introduzione

Lunga escursione tra i monti della Valdigne. L'ascensione al Mont Cormet presenta alcune difficoltà nel reperire il percorso nel tratto appena sopra il Lago di Pietra Rossa ed un breve passaggio di arrampicata proprio sotto la cima.
Nel complesso la gita è assolutamente grandiosa e da non perdere sia per la bellezza dei laghi che si incontrano lungo la salita sia per il prezioso panorama che si può gustare dalla vetta.

Descrizione

Lasciata l'auto nel parcheggio adiacente all'Albergo Genzianella si svolta a sinistra seguendo le paline segnaletiche che indicano nel sentiero (15) l'itinerario che dovremo seguire. Ci si inoltra subito in un bel bosco di abeti e larici seguendo una stradina ampia e semi pianeggiante. Dopo aver seguito i contorni di un piccolo vallone, il sentiero fa un grosso semicerchio, si raggiunge un bivio (2012m, 0h15'): si prosegue sul sentiero (15) che diparte sulla sinistra, trascurando il (16) che conduce al Col de la Croix (2381m). Si procede in leggera discesa inoltrandosi nel vallone che porta al lago. Lasciate lungo il cammino alcune panche in legno utilizzabili per una sosta ristoratrice, il sentiero riprende a salire con maggior intensità e dopo un paio di tornanti, riprende pressoché in piano attraversando a mezza costa la base dello crinale sotto il Col de la Croix. Dopo aver raggiunto un fontanile si continua la marcia tra macchie di mirtilli e rododendri.
L'ultimo tratto prima del lago è contraddistinto da un diradarsi del bosco e dalla presenza di una cascata generata dalle acque in uscita dal lago. In breve si raggiunge il Lago d'Arpy (2066m, 0h45'); procedere sul sentiero che costeggia il lago, lo si lascia a sinistra, sino a raggiungere un bivio: svoltare a sinistra e procedere sull'evidente sentiero che attraversa una serie di pozze con qualche rado larice. Si raggiunge il Torrente d'Arpy, da attraversare su di uno splendido guado realizzato con blocchi di pietra. Una volta sulla destra orografica procedere sul sentiero che inizia a salire il fianco del vallone sino a portarsi sul ripiano di Pian d'Arpy, dove il sentiero mitiga un po' la pendenza. Si aggira verso sinistra una piega del versante occidentale della Becca Pougnenta, portando l'escursionista a ridosso del primo scalino roccioso. Il sentiero si inasprisce e diviene subito ripido. Alcune svolte, con qualche passaggio un po' scomodo, permettono di guadagnare rapidamente quota sino a raggiungere un terrazzamento pensile ove si incontra il bivio per la ferrata: si trascura questo percorso (sulla sinistra) e si procede attraversando il terrazzamento detritico sino a portarsi a ridosso del secondo gradino roccioso. Si risale ora il sentiero, a tratti gradinato, con un lungo diagonale e successivo tornante, che permette il superamento dello scalino. Giunti al termine della salita si incontra una palina segnaletica: svoltare a sinistra portandosi al margine del bellissimo Lago di Pietra Rossa (2555m, 2h45').
Dal lago procedere a destra iniziando a risalire la traccia di sentiero che si dirige verso il Col Cormet. Il sentiero procede perdendosi un po' ai margini della cresta orientale sino a raggiungere un'ampia conca pietrosa. In ambiente monotono si inizia a risalire il versante superando alcuni gradini rocciosi senza particolare difficoltà. Si prende quota con rapidità mentre, alle spalle, appare il Lago di Pietra Rossa in tutto il suo splendore. A quota 2850m circa il percorso vira a sinistra portandosi verso la dorsale sud orientale; raggiunta la stessa si procede ora superando alcuni gradoni rocciosi sempre seguendo la flebile traccia di sentiero confortata da ometti in pietra. Lentamente appare all'orizzonte il Ricovero Tenente Chabloz che diviene punto di riferimento per mantenere la direzione sino al raggiungimento della cresta nord. La pendenza diminuisce un poco e, sulla sinistra si comincia a vedere il culmine della vetta; con un piccolo sforzo si raggiunge il Ricovero Tenente Chabloz (2993m, 4h00') posto sull'insellatura tra il Mont Colmet e la quota 3014. Qui ci si può concedere una breve pausa, magari per andare a sinistra verso l'anticima (quota 3014m).
Per concludere l'ascensione procedere verso sinistra discendendo pochi metri sino alla massima depressione della sella; da qui la traccia si porta decisamente verso la vetta. Raggiunte le prime corrugazioni rocciose tenersi a sinistra e seguire il sentiero che in alcuni tratti è leggermente esposto; il sentiero aggira la vetta e si inserisce in una forcella: qui inizia il tratto alpinistico dell'ascensione, pochi metri di semplice arrampicata tra I e II- che senza particolari difficoltà permette di superare gli ultimi metri che separano la vetta del Mont Cormet (3023m, 4h15').
Dalla vetta è inutile dire che il panorama è strepitoso: vista la centralità della vetta e la prospicenza ad importanti gruppi montuosi come Rutor e Monte Bianco, gli scorci panoramici sulle principali vette sono decisamente straordinari.
La discesa avviene lungo i sentieri percorsi in salita (2h00').

Bibliografia

Cartografia

Galleria fotografica