Mont Blanc du Tacul

Ritratto di giancarloberetta
giancarloberetta
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Quota di partenza: 
3 375 m
Quota di arrivo: 
4 248 m
Dislivello: 
873 m
Tempo di salita o complessivo*: 
9h00'
Tempo di discesa: 
6h00'

Introduzione

Salita varia su neve-ghiaccio in ambiente grandioso e panoramico, un po’ esposto alla caduta di ghiaccio e da affrontare, vista l’esposizione ad Est, il mattino molto presto. Il dislivello della via è di 700 metri.

Descrizione

Si lascia il rifugio e con facile percorso su ghiacciaio, molto ben tracciato, si valica dapprima il Col Flambeaux (3407m), sovrastato dal pilone aereo della cabinovia, per piegare poi a sinistra e si scende verso Nord-Ovest fino ad un pianoro del ghiacciaio. Da qui, a saliscendi, si attraversa una zona con grandi crepacci e giunti nei pressi del Pic Adolphe ad una quota di circa 3200m si inizia la risalita dell’ampio pendio situato alla base del complesso versante Nord-Est del Mont Blanc du Tacul. Raggiunta la sella del Col du Gros Rognon (3415m), aperto tra la Pionte Lachenal a sinistra ed il Gros Rognon a destra, la cui cima è toccata dalla cabinovia, si devia a sinistra sul pianoro per raggiungere la base del pendio nevoso a sinistra (Est) della paretina Nord del Mont Blanc du Tacul. Si supera nel punto migliore la crepaccia terminale, molto aperta a fine stagione, e si sale a sinistra delle rocce della spalla un ripido pendio per raggiungere, al centro delle roccette sovrastanti, un canale di ghiaccio situato tra queste ultime ed il ghiacciaio sospeso. Si esce da questo canale dopo aver superato un tratto molto ripido (un passaggio fino a 80° per il seracco) e si scala la goulotte finale, con pendenze fino a 50°-55°, che porta alla sommità del Triangle du Tacul (a volte bisogna bucare la cornice). Da questo punto si prosegue per la facile cresta Nord facendo attenzione alle cornici verso est.

Discesa

Per la discesa vi sono due possibilità, a seconda delle eventuali condizioni meteo o fisiche:

  1. Salendo la cresta nord fino alla gobba prima della vetta si scende per la via normale.
  2. Si sale la prima parte della cresta nord e con una grande traversata a mezza costa a destra si scende sui pendii a nord-ovest e si raggiunge la via normale.

Una volta raggiunto il Col du Midi si ripercorre l’itinerario dell’andata per raggiungere il rifugio Torino.

La salita si può effettuare partendo anche dal più vicino Refuge des Cosmiques facilmente raggiungibile dall’arrivo della funivia che sale da Chamonix e raggiunge la vetta dell’Aiguille du Midi. Da questa si scende per l’affilata cresta Est e, raggiunto il pianoro del ghiacciaio, si seguono le numerose tracce che conducono al ben visibile rifugio.

Autore

  • Consulta tutte le relazioni di alpinismo di Giancarlo Beretta
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Bibliografia

  • Guida Vallot Monte Bianco vol. 2

Cartografia