Emilius Rosa dei Banchi

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massimo

Dal lontano 1934 con l'uscita del primo volume dedicato alle Alpi Marittime la collana "Guida dei Monti d'Italia" permette ad una folta schiera di appassionati alpinisti ed escursionisti di sognare traendo, tra le righe della comoda guida, ispirazione per nuovi itinerari conosciuti e non. Infatti la peculiare impostazione "enciclopedica" dei volumi in collana permette realmente di conoscere a fondo il territorio, le vie ed i sentieri oltreché la storia delle prime ascensioni.

Ultimo nato di questa storica serie è il volume dedicato al Mont Emilius, Rosa dei Banchi e Parco del Mont Avic. Dalle sapienti mani del compianto Giulio Berutto e di Lino Fornelli è sortito un ottimo trattato sui monti inclusi negli aspri territori che vanno dal gruppo dell'Emilius sino alle Prealpi Canavesane passando dal Mont Avic alla Rosa dei Banchi.
La trattazione del territorio passa setacciando dodici gruppi e sottogruppi montuosi nei quali spiccano alcune cime definibili come classiche per l'escursionismo - alpinismo valdostano ([[Mont Emilius]], [[Becca di Nona]], [[Punta Tersiva]], [[Mont Avic]], [[Mont Glacier]] e [[Rosa dei Banchi]]). Come al solito la guida è corredata anche di una parte sci-alpinistica e due piccole sezioni dedicate alle cascate di ghiaccio ed ai luoghi di arrampicata sportiva.
In definitiva un opera completa che va ad integrare le scarse pubblicazioni su questa fascia di territorio (per la parte escursionistica vedi Luca Zavatta, [[I monti di Aosta]], 2001 e per la parte alpinistica vedi Osvaldo Cardellina, Guida del Mont Emilius, 1978) e a completare il novero di pubblicazioni che la collana "Guida dei Monti d'Italia" ha realizzato sul territorio valdostano.

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