Nepal sicuro per i turisti

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Dopo aver effettuato dei trekking in Nepal di recente, S.E. Michel Jolivet, ambasciatore francese presso Kathmandu e S.E. Keith Broomfield e l'ambasciatore inglese presso Kathmandu si sono incontrati con la stampa al Nepal Tourism Board a Kathmandu lo scorso 16 maggio 2005. La regione del Annapurna e Naar Phu erano la meta del ambasciatore inglese Keith Broomfield, mentre l'ambasciatore francese Michel Jolivet visitò la regione del Khumbu (Everest) per raggiungere Gokyo. S.E. Michel Jolivet ha espresso grande entusiasmo per la bellezza delle montagne del Khumbu, dove si ha incontrato con tanti trekker "en route". Accompagnato da una guida e un portatore, voleva passare il tempo in montagna fuori dai "schemi diplomatici" in maniera più privata possibile. Detto e fatto, è tornato entusiasta con la convinzione che il Nepal di fatto è tranquillo per i turisti e che il paesaggio e la gente meritano esserci visitato. Commento finale dell'Ambasciatore: "se l'ambasciatore della Francia può visitare la regione dell'Everest, tutti possono fare cosi". Va ricordato che l'Ambasciata Francese è responsabile per gli aspetti di sicurezza dei Italiani in Nepal. L'Ambasciata francese pubblicherà sul proprio sito, un racconto del trekking a riguardo. L'ambasciatore inglese, Keith Bloomfield invece si è recato nella zone dell'Annapurna, per salire la valle del Marsyangdi e Manang, nonché le valli remoti di Naar e Phu, recentemente aperto al turismo. Commentando la sua esperienza, ha espresso la sua gratitudine di esserci riuscito a vedere questi luoghi "incantati", sia Naar e Phu, che sono ancora quasi intoccati dal turismo, ma anche le valli di Manang e Marsyangdi. La combinazione fra zona remota e deserta e valli inabitati era specialmente interessante. Era accompagnato da un gruppo di trekkers e del personale di sicurezza al contrario dell'ambasciatore francese. Ha sottolineato, che quando si è accorto, voleva rimandarli, ma visto la belezza del paesaggio, non voleva toglierli l'occassione di godersi anche loro il trekking. Su domanda in riguardo se avesse incontrato dei Maoisti ha scherzosamente risposto: "Ne ho visto maoisti, ne Yeti". Apparentemente gli ambasciatori dopo aver vissuto in prima persona due trekking in zone diverse hanno desiderato esprimersi pubblicamente quando le notizie normalmente diffuse sono piuttosto avverse al turismo del Nepal. Entrambi gli ambasciatori hanno sottolineato che le rispettive ambasciate inglese, nonché i loro ministeri degli affari esteri non hanno poi mai scoraggiato i turisti, ma raccomandano di avvalersi alle varie agenzie trekking riconosciute e di non andare in trekking senza guide. Il CEO del Nepal Tourism Board, Tek Bahadur Dangi ha infine ringraziato ai due diplomatici per i loro commenti e racconti dei trekking effettuati di recente e per il messaggio che stanno dando al mondo intero che il Nepal è destinzione sicura per i tutti i turisti.